Incidente a Qualiano, grave Gaetano Di Vaio: l’attore di Gomorra ha perso il controllo dello scooter
Grave incidente stradale, nella notte appena trascorsa, a Qualiano, nella provincia di Napoli: Gaetano Di Vaio, 56 anni, regista, produttore e attore napoletano, è rimasto ferito dopo essere caduto dal suo scooter, di ritorno da un matrimonio.
Gaetano Di Vaio, è anche produttore cinematografico con "Bronx Film", è autore di documentari e libri che traggono spunto anche dal suo passato di tossicodipendente e detenuto, poi smarcatosi da logiche criminali e diventato artista. Negli anni ha preso parte, tra le altre cose, anche alla serie tv "Gomorra", dove interpretava "Baroncino", nella prima e nella seconda stagione.
Gaetano Di Vaio, la dinamica dell'incidente
L'incidente si è verificato in via Santa Maria a Cubito, una strada lunghissima di origine borbonica che inizia a Chiaiano e percorre la direttrice a Nord del capoluogo fino ad arrivare nel Casertano.
Per cause ancora in corso di accertamento, Di Vaio ha perso il controllo del mezzo a due ruote ed è caduto rovinosamente sull'asfalto. Soccorso dal 118, Di Vaio è stato trasportato d'urgenza al Pronto Soccorso dell'ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, dove è stato ricoverato in prognosi riservata: è in pericolo di vita.
Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri della stazione di Qualiano, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso per determinare l'esatta dinamica dell'incidente, che al momento risulta ancora poco chiara. Sconcerto tra i suoi amici, alcuni dei quali lo avevano incontrato poche ore prima, alla notizia del grave incidente stradale e delle difficili condizioni di Di Vaio.
Chi è Gaetano Di Vaio
Classe 1968, Di Vaio è originario di Piscinola, periferia Nord di Napoli, famiglia umile, padre custode di scuola. Nell'adolescenza – come ha raccontato più volte lui stesso – è diventato tossicodipendente e autore di rapine per procurarsi i soldi. Riformatorio, comunità e poi carcere di Poggioreale.
Nel 1998 esce dal carcere, dopo 7 anni di reclusione, con l'idea di non tornarci mai più. Studia, diventa operatore culturale , attore e successivamente autore, regista e produttore di documentari e prodotti per il cinema.