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Cade dal balcone a 15 anni in via Pigna, polizia indaga su pc e cellulare

Restano stabili, anche se molto gravi, le condizioni della 15enne precipitata dal balcone di casa sua all’ottavo piano in via Pigna, a Napoli. Le indagini sono affidate alla Polizia, sono in corso gli accertamenti sui dispositivi informatici usati dalla giovane e gli agenti stanno ascoltando familiari e conoscenti. Tra le ipotesi, la caduta accidentale in seguito a un malore ma anche il gesto volontario.
A cura di Nico Falco
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Restano ancora molto gravi, seppur stabili, le condizioni della 15enne precipitata dal balcone della sua abitazione in via Pigna, nella zona occidentale di Napoli, la mattina del 15 dicembre, martedì scorso. Le indagini sono affidate all'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli, il primo a intervenire subito dopo l'allarme. La ragazza è attualmente ricoverata all'ospedale Cardarelli, è stata sottoposta ad un intervento chirurgico d'urgenza ed è in coma farmacologico.

La giovane era precipitata pochi minuti prima delle 11. Le cause restano ignote, le indagini restano a tutto campo: l'ipotesi del gesto volontario non viene escluso, ma appare verosimile anche che possa avere perso l'equilibrio per un malore mentre si trovava sul balcone. Nella caduta aveva riportato ferite gravissime: una frattura delle vertebre del collo, del bacino e della clavicola e gravi danni a un ginocchio. Era rimasta cosciente per tutto il tempo, relativamente reattiva all'arrivo dell'ambulanza del 118 della postazione Crispi; trasportata in ospedale, era stata intubata in vista dell'operazione chirurgica d'urgenza. La madre, che al momento si trovava nell'appartamento, non si sarebbe accorta di nulla: sarebbe stata avvisata dai custodi dello stabile.

In casa della ragazza, in un parco residenziale di via Pigna, sono intervenuti gli agenti della Sezione Scientifica per i rilievi. Acquisiti il telefono cellulare e il computer della ragazza, alla ricerca di elementi che potrebbero aiutare gli investigatori; in queste ore i poliziotti stanno scavando tra i messaggi, per verificare se fosse vittima di bullismo o se ci fossero altre situazioni che potrebbero aver portato al gesto volontario. In corso anche l'ascolto dei familiari e di altri conoscenti per ricostruire le ultime ore prima della tragedia.

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