Buco nel muro e lenzuola annodate: così 3 detenuti sono scappati dal carcere di Bellizzi (Avellino)

In tre evadono di notte dal carcere di Bellizzi ad Avellino calandosi con le lenzuola annodate, come nei film. Uno viene subito acciuffato dai carabinieri, ma gli altri due riescono a dileguarsi. E ora è caccia all’uomo in tutto il territorio per ritrovare i due evasi. La fuga rocambolesca è avvenuta nel cuore della notte. Protagonisti tre detenuti, un 45enne di origine albanese, un 40enne marocchino e un 22enne romeno, che erano detenuti nella prima sezione penale. Il marocchino e il romeno sono ancora in fuga, mentre l'albanese è stato catturato quasi subito dai Carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Avellino. A dare l’allarme la Polizia Penitenziaria, che si è subito accorta dell’assenza dei tre dalla cella.
Fuggiti dal carcere calandosi con le lenzuola
I tre evasi, secondo le prime ricostruzioni, per fuggire avrebbero forato il muro della cella e si sarebbero poi calati dall’alto del muro di cinta con le lenzuola annodate. Un piano di fuga, quindi, ben architettato. Massiccio dispiegamento di forze per catturare i fuggitivi, le forze dell’ordine hanno istituito posti di blocco sulle strade principali, mentre si stanno controllando anche le partenze di bus e treni. Le ricerche sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino.
Il sindacato di Polizia Penitenziaria (Uspp): "Più risorse per i controlli"
Il presidente del sindacato di Polizia Penitenziaria Uspp, Giuseppe Moretti, e il segretario regionale della Campania, Ciro Auricchio, sottolineano in una nota che “i detenuti vanno rieducati offrendo loro telefonini, lavoro e umanizzazione della pena, che già esistono nel vigente ordinamento penitenziario”. “Non pensare di dotare la polizia Penitenziaria di idonee risorse umane e strumentali – aggiungono – significa essere miopi rispetto a chi fa spregio delle leggi e delle regole penitenziarie e favorire colpevolmente evasioni e disordini ormai all'ordine del giorno”. “Da tempo – concludono – denunciamo lo stato di abbandono delle carceri in Campania sia in termini di personale – mancano 600 agenti di polizia penitenziaria in regione – sia in termini di strumenti tecnologici avanzati”.
(aggiornato alle 12,20)