Bruciato vivo mentre è in videochiamata con la fidanzata, preso il presunto responsabile
Una persona è stata fermata nel tardo pomeriggio di oggi a Frattamaggiore, nel Napoletano: sarebbe il responsabile dell'aggressione a Nicola Liguori, il giovane dato alle fiamme mentre era in videochiamata con la fidanzata. La persona fermata è Pasquale Pezzella, raggiunto dagli agenti di polizia mentre si trovava a casa del padre. Ci sarebbe anche un possibile movente: il furto di un motorino che Pezzella avrebbe additato alla vittima.
Il presunto aggressore era a casa del padre
Tutto è accaduto nel giro di poche ore, dopo che nel pomeriggio di oggi gli agenti della squadra mobile avevano sentito alcune persone nel corso delle indagini. Fondamentale anche la testimonianza del fratello della vittima, che ai giornalisti aveva riferito come il fratello avesse sussurrato un nome prima di raggiungere l'ospedale. Poco dopo, i carabinieri hanno raggiunto Pezzella, che si trovava a casa del padre: la sua posizione è ora al vaglio degli inquirenti, che ritengono possa essere proprio lui il responsabile dell'aggressione. Il movente andrebbe ricercato in un furto di scooter che il presunto aggressore addebitava proprio alla vittima.
L'aggressione in via Tiziano a Frattamaggiore
L'aggressione al 36enne è avvenuta la scorsa notte: Nicola Liguori era in strada impegnato in una videochiamata con la fidanzata, quando improvvisamente l'aggressore lo ha raggiunto, cosparso di benzina e poi dato alle fiamme. L'uomo è stato ricoverato in condizioni gravissime: si trova ora in coma farmacologico. Nonostante il tutto sia accaduto mentre Liguori era in videoconferenza, la fidanzata non era riuscita a vedere il volto dell'aggressore: immagini troppo confuse e, complice la scarsa illuminazione, non era riuscita a fornire indizi validi per identificarlo.