Bruciato vivo a Frattamaggiore, Pezzella si difende: “Totalmente estraneo ai fatti”
Si è dichiarato totalmente estraneo ai fatti Pasquale Pezzella, il 39enne accusato di aver dato fuoco a Nicola Liguori, il 36enne di Frattamaggiore aggredito mentre era in videochiamata con la fidanzata. Lo ha ribadito davanti al gip del Tribunale di Napoli Nord Daniele Grunieri, durante l'udienza di convalida del fermo: l'uomo è accusato infatti di tentato omicidio volontario, con l'aggravante dalla premeditazione.
L'avvocato a Fanpage.it: "Pezzella respinge ogni accostamento"
Lo ha spiegato a Fanpage.it l'avvocato Fernando Maria Pellino, difensore di Pezzella. L'uomo ha rigettato ogni accostamento alla vicenda, ed al gip ha anzi spiegato di essere sceso di casa soltanto quando ha visto le fiamme. Ad accusare Pezzella ci sarebbe solo la circostanza del nome, quello di battesimo, pronunciato dalla vittima dell'aggressione: circostanza che ha come unico testimone solo il fratello della vittima. L'avvocato Pellino ha chiesto al gip di non emettere misure cautelari, dal momento che mancherebbero i gravi indizi di colpevolezza nei suoi confronti. Appare infatti smentita anche l'ipotesi del motorino rubato, inizialmente additato come movente: inizialmente, infatti, si parlava del Pezzella come convinto che a rubargli il motorino fosse stato Liguori. Ma secondo quanto spiegato dall'avvocato a Fanpage.it, non ci sarebbe stato alcun motorino rubato in precedenza.
L'aggressione su via Tiziano all'una di notte
L'aggressione è avvenuta la scorsa settimana: Liguori era al telefono in videochiamata con la fidanzata su via Tiziano a Frattamaggiore, quando uno sconosciuto lo ha cosparso di benzina e gli ha dato fuoco. In condizioni gravissime, si trova ora in coma farmacologico con ustioni sul 45% del corpo, ricoverato al Centro Grandi Ustionati di Bari. Sconosciuto l'aggressore: la stessa fidanzata non è riuscita a vedere il volto dell'aggressore a causa della scarsa illuminazione.