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Brucia ancora la collina dei Camaldoli: l’incendio non è ancora stato spento. Il prefetto: “La situazione migliora”

L’incendio, divampato nel pomeriggio di ieri sulla collina dei Camaldoli, non è ancora stato domato. Per il prefetto di Napoli, però, la situazione è sotto controllo. Intanto, si indaga sulla pista dolosa.
A cura di Valerio Papadia
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L'incendio sulla collina dei Camaldoli non è ancora stato domato (Foto: Fanpage.it)
L'incendio sulla collina dei Camaldoli non è ancora stato domato (Foto: Fanpage.it)

Sono passate oltre dodici ore, ormai, ma il grosso incendio divampato nel primo pomeriggio di ieri, mercoledì 19 giugno, sulla collina dei Camaldoli non è ancora stato domato. Qualche focolaio è ancora acceso, mentre il fumo – anche se in misura di gran lunga minore rispetto a ieri – è ancora visibile da molti quartieri di Napoli: i vigili del fuoco del Comando Provinciale partenopeo sono ancora al lavoro per estinguere completamente il grosso rogo; anche stamattina, così come era accaduto anche ieri, si è alzato in volo nuovamente il canadair. Ad ogni modo, le fiamme sono lontane dai palazzi e non c'è mai stato bisogno di effettuare sgomberi.

Il prefetto di Napoli Michele di Bari, però, ha voluto dare rassicurazioni sul rogo, dichiarando che la situazione è in miglioramento e sotto controllo: per estinguere definitivamente l'incendio è in arrivo un terzo mezzo aereo antincendio. "Il nostro primo obiettivo è stato quello di mettere in sicurezza le persone" ha dichiarato il prefetto all'Ansa.

Il canadair in azione questa mattina
Il canadair in azione questa mattina

Il sindaco Manfredi questa notte si è recato sul posto

Nella notte appena trascorsa, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi si è recato personalmente sulla collina dei Camaldoli, in prossimità dell'incendio, per verificare l'andamento delle operazioni. Il primo cittadino ha parlato con i vigili del fuoco sul posto: la situazione è apparsa sotto controllo, in attesa dell'estinzione totale del rogo.

Si indaga sulla pista dell'incendio doloso

Mentre le operazioni di spegnimento vanno ancora avanti, si indaga per cercare di far luce sull'origine del rogo. Al momento, non si esclude nessuna ipotesi, anzi, si fa largo sempre di più l'ipotesi che l'incendio possa essere stato doloso: si cercano, infatti, eventuali inneschi. Non si esclude, infatti, che la Procura di Napoli, guidata da Nicola Gratteri, oggi possa aprire una inchiesta per stabilire con esattezza le cause dell'incendio.

Da Fuorigrotta al Vomero, balconi invasi dalla cenere

A testimonianza delle vaste proporzioni del rogo che, in alcuni momenti, ieri, ha colpito una vasta porzione della collina dei Camaldoli, in particolar modo la zona antistante Soccavo e Fuorigrotta, molti napoletani si sono ritrovati i balconi pieni di cenere, che è arrivata sia nelle zone collinari del Vomero e del Rione Alto, ma anche nel centro della città, come ad esempio a Materdei.

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