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Allarme bronchiolite per neonati e bambini : aumentano i ricoveri all’ospedale San Leonardo di Castellammare

Aumentano i ricoveri di bambini e neonati con bronchilite nei reparti di Neonatologia e di Terapia Intensiva neonatale all’Ospedale San Leonardo di Castellammare, provocate da infezioni respiratorie da virus sincinziale. Il primario del Reparto di Neonatologia Cinelli: “Aumento contagi legato al venir meno delle misure anti-Covid rispetto allo scorso inverno”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Aumentano i ricoveri di bambini e neonati con bronchilite nei reparti di Neonatologia e di Terapia Intensiva neonatale all'Ospedale San Leonardo di Castellammare, provocate da infezioni respiratorie da virus sincinziale. I contagi, purtroppo, sono aumentati e si sono presentati in anticipo rispetto al periodo tradizionale che si concentra nei mesi novembre-aprile di ogni anno. A lanciare l'allarme è il primario del Reparto di Neonatologia dell'Ospedale San Leonardo, Roberto Cinelli, intervenuto al TgR Campania. A differenza dello scorso inverno, quando le misure anti-Covid, come la zona rossa, hanno mitigato la diffusione dei virus tra i bambini, quest'anno, infatti, ci sono molte più occasioni per diffondere eventuali contagi, a causa dei maggiori contatti tra i piccoli.

Il virus sincinziale è lo stesso sul quale ha lanciato l'allarme negli scorsi giorni l'influencer Chiara Ferragni. Ma quali possono essere i motivi di questo aumento dei contagi? “La riduzione delle misure di contenimento da Covid – spiega il primario Roberto Cinelli – ha determinato un incremento delle infezioni respiratorie che normalmente ci aspettiamo per novembre-aprile. Non ci sono situazioni di particolare emergenza, ma è una anomalia legata all'incremento dei casi. Tuttavia, bisogna tenere sotto controllo il fenomeno”.

“Stiamo tentando di adottare un sistema di dimissione precoce per questi neonati – conclude Cinelli – con l'utilizzo del monitoraggio domiciliare. Stiamo provando dei device che ci consentono di applicare un saturimetro alla manina del bimbo per controllare saturazione, frequenza cardiaca e indice di perfusione, che sono elementi importanti per capire lo stato del bambino. Poi, quando saranno stabili e potranno essere dimessi con sistemi di monitoraggio domiciliare, questo sistema ci consentirà di liberare prima il posto letto e dare la possibilità di affrontare un eventuale altro afflusso che potrebbe verificarsi nei prossimi mesi”.

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