Briatore difende la sua pizza a 15 euro: “Come fanno per venderla a 4 euro? Con quali ingredienti?”
Chi va in una delle Crazy Pizza, le pizzerie di Flavio Briatore e ordina una margherita, deve abituarsi all'idea che la pagherà 15 euro, esclusi annessi e connessi. Da mesi ormai la nuova iniziativa imprenditoriale di Briatore fa parlare sì, ma più per la qualità del cibo – la pizza è molto diversa da quella tradizionale poiché non lievitata – e per gli scontrini prodotti, che per l'esclusività del luogo. Eppure, stando all'imprenditore, le filiali di Crazy Pizza aprono una dopo l'altra nel mondo – l'ultima a Riad, capitale dell'Arabia Saudita.
Ieri l'imprenditore cuneese si è messo davanti al cellulare e ha girato un video all'inizio provocatorio, poi concluso con una autoesaltazione subito diventata meme sui social network. In sintesi cosa dice Briatore? Attacca a testa bassa chi vende le pizze a 4-5 euro (ammesso che ve ne siano ancora) chiedendosi: «Ma per tenere i prezzi così bassi, per vendere una pizza a 4 euro, che ingredienti usate?» e dunque avanzando nel sottotesto l'ipotesi che la gran parte dei pizzaiuoli farciscano il disco di pasta più famoso al mondo con ingredienti pessimi pur di tenere basso il prezzo al consumatore.
Briatore inizia dalla pizza più costosa sul menù del suo locale, quella che vede fra gli ingredienti il prosciutto iberico PataNegra. Si tratta di un prosciutto derivato da un maiale particolare, allevato in Spagna, una vera prelibatezza. La pizza al PataNegra non è nemmeno una novità, da anni la fanno alcune pizzerie del Nord Italia e all'estero.
Dice Briatore nel suo video su Instagram: «Il PataNegra costa 300 euro al kg, i pelati costano 4 euro al kg, la mozzarella di bufala 15 al chilo, la nostra farina 1, 50 al chilogrammo». Nel suo video poi difende la scelta di non lievitare la pizza attaccando chi lo fa (ovvero il 99% delle pizzerie): «Ti danno una mattonata di pasta con un laghetto al pomodoro».
E poi il popolare personaggio, ex di Naomi Campbell ed Elisabetta Gregoraci dopo mesi di ironie sulle sue pizzerie, passa al contrattacco. Su un foglietto ha segnato alcuni punti base del suo discorso che è questo:
A differenza di quesi miei amici pizzaioli che dicono che è troppo sottile…mentre loro ti danno una mattonata con un laghetto di pomodoro, io chiedo come fanno a vendere una pizza 4-5 euro? Cosa ci mettono dentro questi signori?
Pagano stipendi, affitti, ingredienti, gas, luce, ammortamenti… o ne vendi 50mila o ci sta qualcosa che non capisco. Il ragionamento normale è che noi continuiamo a dare un prodotto di altissima qualità ai clienti.
Dunque stando al 72enne dirigente d'azienda, tutte le pizzerie del mondo sarebbero in perdita senza un menu come il suo. O avrebbero pizze degne di un controllo dei Nas (o della Finanza).
Fatto sta che poi l'amico di Donald Trump si lascia andare ad uno sfogo alla Marchese Del Grillo:
Quando in Italia hai successo trovi questa rabbia contro il successo, il rancore. Perché. l'Italia è rancorosa e gelosa. Voglio proprio vedere quelli dei 4 euro a pizza quante ne fanno. Io sono un genio e loro…