Bradisismo, dopo Pozzuoli anche a Napoli incontro tra popolazione e istituzioni sui rischi
Allerta gialla confermata. Ma era ancora tanta la preoccupazione nella Parlamentino gremito della decima municipalità di Bagnoli, durante l'incontro tra la popolazione e le istituzioni al quale hanno partecipato il sindaco di Napoli e della Città Metropolitana, Gaetano Manfredi, il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il Prefetto di Napoli Michele Di Bari, il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola e il Direttore dell'Osservatorio Vesuviano-Ingv, Mauro Antonio Di Vito.
L’incontro, per informare e consapevolizzare la cittadinanza, rientra nel Piano Campi Flegrei varato dal governo e nasce con l’obiettivo di fornire indicazioni precise e chiare sul bradisismo e su tutte le misure e i comportamenti da adottare in caso di imminente pericolo.
"Il piano di verifica rispetto alla vulnerabilità degli edifici sta proseguendo – ha chiarito il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio – ma è chiaro che una valutazione specifica per singolo edificio non sarebbe compatibile nè con i tempi nè con il numero di tecnici a nostra disposizione nè con le risorse".
Ed è proprio la tenuta degli edifici, infatti, uno dei principali elementi di tensione per chi vive nell'area maggiormente interessata dalle scosse. Tensione che, in alcune fasi dell'incontro, è emersa anche in maniera molto forte da parte di chi era alla ricerca di risposte nette e definitive.
Una comunicazione chiara e senza allarmismi, sostegno psicologico a chi vive ormai da mesi una condizione di stress notevole, sostegno economico per chi vuole spostarsi e gestione adeguata della viabilità, già in crisi durante i weekend in alcune zone, così da consentire l'effettiva attuazione del piano di evacuazione in caso di necessità: sono queste le principali richieste che i cittadini, prendendo a turno la parola, hanno rivolto alle istituzioni durante l'incontro durato circa 4 ore.
Un ulteriore elemento di preoccupazione è emerso in relazione alla possibilità che nell'ex area Italsider, una volta terminata la bonifica, possano sorgere strutture ricettive e nuove abitazioni che andrebbero inevitabilmente ad aumentare la densità abitativa di un area a rischio. Nessun problema per il sindaco Manfredi: "Le vie di fuga del piano di evacuazione sono state calcolate già tenendo conto dell'incremento di Bagnoli – ha spiegato – perché il piano urbanistico di Bagnoli è stato approvato prima del piano d'emergenza, quindi già tiene conto di quella che sarà la situazione definitiva".
La pensa un po' diversamente il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, secondo il quale "Questa è un' area a rischio, ognuno si deve assumere il proprio livello di responsabilità, queste decisioni non ci competono ma da un punto di vista tecnico penso che più l'area è a rischio e più queste cose andrebbero valutare con attenzione".