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Campi Flegrei

Bradisismo Campi Flegrei, i militari Usa stanno facendo quello che avremmo dovuto fare noi anni fa

Indicazioni, aggiornamenti, laboratori per fronteggiare eventuali emergenze nei Campi Flegrei: queste le iniziative della base della Marina Militare Usa a Napoli per rendere la popolazione consapevole di quello che sta succedendo. Iniziative che, magari, anche noi avremmo dovuto mettere in campo prima.
A cura di Valerio Papadia
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Sono passati ormai 40 anni da quel 10 ottobre del 1983, quando le ripetute e forti scosse di terremoto dovute alla crisi bradisismica dell'epoca nei Campi Flegrei indussero il sindaco di Pozzuoli a evacuare migliaia di cittadini. A distanza di quarant'anni, il bradisismo si è nuovamente acuito e tutta la caldera dei Campi Flegrei è attraversata da scosse quasi quotidiane, anche se né l'intensità degli eventi né la velocità di sollevamento del suolo sono paragonabili a quelli della crisi del 1983.

Soltanto adesso, dopo quarant'anni, con l'intensificarsi dei terremoti, le istituzioni si stanno adoperando per aggiornare i piani di evacuazione della zona rossa e di quella gialla della caldera, per identificare eventuali interventi da apportare a edifici pubblici e per approntare tutti gli accorgimenti necessari a fronteggiare eventuali emergenze, che sono confluiti nell'apposito Decreto Campi Flegrei varato dal Governo.

In quarant'anni, forse, gli sforzi potevano essere maggiori, forse si poteva provvedere prima a improntare un modello organizzativo per fronteggiare un'altra crisi bradisismica, dal momento che il fenomeno è contraddistinto da periodi ciclici in cui il suolo si alza e si abbassa. E allora ecco che c'è bisogno anche di interventi esterni per aiutare chi vive nei Campi Flegrei a comprendere cosa sta accadendo e cosa può accadere, cosa fare in caso di emergenza: è il caso degli sforzi che sta mettendo in campo la U.S. Naval Support Activity Naples, la base della Marina Militare Usa di Napoli, che tramite indicazioni, aggiornamenti, laboratori, sta costantemente informando non soltanto la comunità americana in terra partenopea, ma anche la cittadinanza.

La Marina Militare statunitense a Napoli, attraverso i suoi canali social, sta aggiornando costantemente la comunità, consigliando di rimanere sempre informati attraverso i canali ufficiali – la U.S. Naval Support Activity è in costante comunicazione con l'Osservatorio Vesuviano e la Protezione Civile – e, senza allarmismi, di essere preparati per ogni evenienza. A questo proposito, nella giornata di ieri, mercoledì 11 ottobre, la Croce Rossa Americana a Napoli ha organizzato un laboratorio, gratuito e aperto a tutti, che ha fornito informazioni utili su cosa fare in caso di emergenza.

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