Boscotrecase, Pronto Soccorso chiuso da quattro anni: “Rivendichiamo diritto alla salute negato”
Da quando l'ospedale Sant'Anna e Santa Maria della Neve fu convertito in Covid center sono passati quattro anni. Da allora, i locali destinati alle attività di pronto soccorso, come abbiamo documentato, sono chiusi e in stato di abbandono. Abbiamo intervistato Massimo Napolitano, esponente del movimento "Ce avite acciso a Salute", che da anni lotta per la riapertura del pronto soccorso e dei reparti di neonatologia, pediatria, medicina di genere.
La vicenda della neonata respinta è solo l'ultimo fatto di cronaca legato alla chiusura del pronto soccorso di Boscotrecase. Già 4 anni fa, all'indomani della chiusura dell'ospedale che venne convertito in Covid center, ci mobilitammo e scendemmo in piazza denunciando quello che poi sarebbe accaduto.
Ci sono voluti 40 anni per costruire l'ospedale di Boscotrecase, eppure ad oggi non rappresenta una struttura di prossimità, come è possibile?
L'ospedale di Boscotrecase nacque in seguito alla chiusura dell'ospedale civile di Torre Annunziata, che si trovava al centro della città e svolgeva funzioni di ospedale di prossimità. Già in quel passaggio si persero buona parte dei reparti e delle funzioni. Il reparto di neonatologia e quello di pediatria furono i primi ad essere dismessi, questo creò i primi disagi gravi che si acuirono poi con il Covid e con la conversione dell'ospedale in Covid center.
Il pronto soccorso più vicino è a Castellammare, è facile da raggiungere per gli abitanti di Boscotrecase e di Torre Annunziata?
Molte persone hanno trovato difficoltà a raggiungere gli ospedali vicini di Castellammare o di Torre del Greco, per via del traffico e della congestione. Molti di loro, come nell'ultimo caso di cronaca, non sono più tornati a casa.
Ci sono speranze che il pronto soccorso dell'ospedale di Boscotrecase possa riaprire?
Sono passati più di 4 anni dalla chiusura del pronto soccorso di Boscotrecase e la politica in questi anni ci ha regalato numerose promesse e anche una narrazione che per noi è fasulla, che racconta di un pronto soccorso chiuso per mancanza di medici. Sappiamo che non è così: in altre strutture limitrofe, che forse rappresentano bacini elettorali più appetibili, ci sono strutture e ci sono medici, mentre a Boscotrecase, che serve una popolazione di trecentomila abitanti, siamo ancora in alto mare. La chiusura rimane tale, la riapertura una chimera. Qualcuno ci dovrà dare risposte.