Bonus di 600 euro per secondo figlio in Campania nel 2024: come averlo e cosa si può comprare
In Campania arriva il Bonus di 600 euro per il secondo figlio. È la nuova misura di sostegno alla natalità annunciata dal Governatore Vincenzo De Luca, che ha finanziato il progetto con un budget di 10 milioni di euro, nell'ambito di un pacchetto di interventi per le famiglie del valore di 30 milioni. Confermato anche per il 2024 il bonus regionale asilo nido, per i bimbi fino a 3 anni, fino a 3mila euro a famiglia, che si aggiunge al contributo dell'Inps. Nel pacchetto rientrano aiuti anche per babysitteraggio, fruizione di servizi di assistenza pomeridiana, ludoteca per i bambini di età 3-12 anni, attivazione di sportelli di orientamento a lavoro per le donne disoccupate in cerca di occupazione.
Voucher secondo figlio, come averlo e cosa si può comprare
Ma come funzionerà il Bonus per il secondo figlio? Secondo quanto dichiarato dalla Regione Campania, il bonus, erogato sotto forma di voucher per un importo di 600 euro, consiste nell'erogazione di un voucher per i nuovi nati secondogeniti. Potranno accedere al contributo tutte le famiglie nelle quali ci sarà la nascita di figli successivi al primo. Per questo intervento, innovativo e sperimentale, c'è un budget di 10 milioni di euro.
La Regione Campania provvederà ad effettuare accordi con le strutture ospedaliere e gli uffici di stato civile, al fine di tracciare ogni nuova nascita per la tempestiva erogazione del Voucher e ad attivare accordi e convenzioni con le strutture sanitarie e parasanitarie disponibili a fornire i servizi e le forniture per l'utilizzo del Voucher. Il Bonus, ha spiegato la Regione Campania, potrà essere utilizzato anche per l'acquisito dei prodotti per l'infanzia, come latte in polvere, pannolini, e simili.
Bonus asilo nido 2024 Regione Campania
Rinnovata anche per l'anno educativo 2023-2024 la misura del voucher: "Per l'accesso ai nidi destinati a famiglie aventi requisiti Isee per l'abbattimento della retta", spiega la Regione, il provvedimento prevede l'erogazione di voucher fino a 3mila euro per il pagamento della retta prevista dai nidi e micronidi, rivolti alle famiglie con bambini di età compresa tra 0-36 mesi. Il valore del voucher viene modulato in ragione dell'indicatore Isee delle famiglie partecipanti che verrà dettagliato nell'apposito Avviso pubblico regionale. Il budget è di 5 milioni.
Bonus di 500 euro per le spese sanitarie dei bimbi
Altra misura è il "Sostegno per spese sanitarie dei minori", anche questa ha carattere innovativo e sperimentale e prevede un sostegno economico alle famiglie con minori fino a 10 anni e un Isee fino a 12.500 euro. Consiste in un rimborso delle spese mediche odontoiatriche e delle cure o visite specialistiche non coperte dal Servizio sanitario nazionale sostenute per i minori per un massimo di 500 euro. Importo 5 milioni.
Altri 10 milioni sono destinati alle "Misure di conciliazione famiglia-lavoro", con l'obiettivo di "rafforzare l'offerta dei servizi di welfare e la loro accessibilità per meglio conciliare i tempi vita-lavoro delle donne occupate e/o in cerca di occupazione".
Infine, per la "Promozione dell'affido e della bigenitorialità" sono previsti 3 milioni per rafforzare i centri per le famiglie valorizzando la prossimità al cittadino dei servizi territoriali e di supporto alla genitorialità mediante iniziative, nello specifico, tese alla tutela della bigenitorialità per i genitori separati, alla promozione delle procedure di affido familiare compresi gli affidi difficili, all'adozione e alla tutela dei minori.
Il piano famiglia lanciato dalla Regione Campania
Il primo blocco di iniziative a sostegno della famiglia e della natalità è stato approvato dalla Giunta regionale della Campania, al termine di una riunione tecnica e del confronto avuto con il Presidente della Conferenza Episcopale Campana Monsignor Di Donna, il Forum delle Associazione Familiari della Campania, la Caritas, la Diocesi di Napoli e le aggregazioni laicali. A breve arriverà in Consiglio regionale la proposta di legge, accogliendo le ipotesi legislative avanzate da diversi consiglieri regionali, con la previsione anche di un Osservatorio regionale per la verifica dell'attuazione del Piano, e una rinnovata attenzione ai consultori e alle problematiche dell'affido familiare.