Bonus di 5 euro l’ora ai medici 118, Corte dei Conti: “Illegittimo, c’è solo in Campania”
“In Campania negli scorsi anni è stata riconosciuta un'indennità aggiuntiva ai medici che passavano dalla continuità assistenziale, ex guardia medica, al 118. Questi accordi, che risalgono al 2003, in realtà non sono stati poi confermati in sede di accordo nazionale del 2005. Da ciò l'illegittimità dell'indennità”. A segnalarlo è il Procuratore della Corte dei Conti della Campania, Maurizio Stanco, che oggi è intervenuto nella conferenza stampa per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2021. Sulla vicenda è aperta un'inchiesta della magistratura contabile. Si tratta di un'indennità di 5,16 euro all'ora in più sullo stipendio, che secondo la Corte non era dovuta. “Ad ottobre 2020 – ha precisato Stanco – abbiamo ricevuto una segnalazione dalla Guardia di Finanzia nella quale era sottolineata una irregolarità nella corresponsione di questi compensi. Abbiamo inoltrato l'istruttoria alla Regione Campania, chiedendo chiarimenti”. Le Asl stanno chiedendo indietro i compensi percepiti ai medici del 118.
Il Procuratore: “Solo in Campania esiste questa indennità”
“In tutte le altre regioni italiane – ha proseguito il Procuratore – i medici hanno una retribuzione paritaria, mentre qui erano beneficiati di un'altra indennità. L'accordo nazionale del 2005, infatti, aveva la funzione di rendere omogenei sul territorio italiano i compensi dei medici che svolgevano la medesima attività. In quell'occasione si è stabilito un importo onnicomprensivo. Al momento, sulla questione è in corso un'istruttoria e siamo in attesa degli sviluppi”.
La Regione: "Allo studio un accordo integrativo"
"La Procura della Corte dei Conti, sulla base di sentenze simili di altre regioni – afferma il presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero – ha chiesto alla Regione e, quindi, di rimando ai DG delle 7 ASL, se stessero ancora corrispondendo ai medici del 118 le cifre aggiuntive al contratto. I Direttori Generali delle ASL, hanno, quindi, su sollecitazione della Corte, provveduto alla sospensione della erogazione della indennità e, quindi, avviato anche il recupero delle cifre pregresse. La Regione Campania sta sottoscrivendo, come previsto per legge, un Accordo Collettivo integrativo che riconosce ai medici del 118 dei compensi aggiuntivi a progetto – sottolinea Oliviero – e, per il recupero delle somme pregresse, l'Ufficio di Gabinetto del Presidente incontrerà le parti sindacali per valutare la possibilità di individuare aspetti giuridici che consentano di creare una interlocuzione con la Corte dei Conti”.
L'ordine dei medici: “Intervenga De Luca”
Sulle barricate, intanto, l'Ordine dei Medici della Campania, che tramite il presidente Silvestro Scotti, e il vice Bruno Zuccarelli, scrive: “Assistiamo ad una situazione vergognosa. Non è possibile che medici di prima linea siano sottoposti a questo attacco. L'emergenza territoriale convenzionata del 118 è un servizio strategico ancor più in un momento come questo, un servizio che meriterebbe ben altro interesse e attenzione da parte delle istituzioni”.
“Stiamo parlando – proseguono – di medici che pur rischiando la vita a causa del Covid, si vedono oggi pendere sul capo la spada di Damocle amministrativa di tagli di stipendio e di richieste di restituzione di somme anche molto cospicue. Chiediamo al presidente Vincenzo De Luca di intervenire con decisione per risolvere questo problema, che deve essere risolto dalla politica e fino a quando non si sarà definitivamente chiuso questo capitolo è necessario che venga istituto un tavolo di confronto permanente che possa garantire l'ascolto e la giusta considerazione delle istanze che arrivano da questi medici”.
Interrogazione in Parlamento
Il parlamentare del M5S Alessandro Amitrano ha annunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare ai ministri per gli Affari regionali e della Salute per “sollecitare interventi immediati”. “Quanto sta accadendo a Napoli – scrive – sulle buste paga e le richieste di arretrati ai medici convenzionati del 118 è molto grave. Quella dei medici del 118 è una categoria che lavora con turni penalizzanti, grandi responsabilità, carichi di lavoro e compensi che si collocano nella fascia bassa della dirigenza medica e oltre ai tagli dello stipendio, per quasi un terzo della retribuzione mensile, i medici dovrebbero restituire ingenti cifre che oscillano tra i 50 e i 90 mila euro, una penalizzazione economica insostenibile”. Il parlamentare chiede ai ministri “quali iniziative intendano adottare, per quanto di competenza e nel rispetto delle competenze regionali in materia sanitaria, al fine di individuare, anche alla luce dei rilievi sollevati dalla Corte dei Conti, un percorso, in raccordo con la regione interessata, per una soluzione possibile che non penalizzi ulteriormente i medici convenzionati del 118 in relazione alla procedura di recupero delle indennità corrisposte”.