Bombole di ossigeno introvabili. Ma a Napoli c’è chi le butta nell’immondizia
Suscita tanta rabbia la foto scattata questa notte in via Salvator Rosa, nel cuore di Napoli, che mostra due bombole di ossigeno abbandonate vicino ai cassonetti dei rifiuti che sorgono sulla via che collega il corso Vittorio Emanuele al Museo Nazionale. Anche in un periodo storico "normale", sarebbe normale provare rabbia guardando la fotografia, dal momento che l'ossigeno gassoso viene impiegato come terapia salvavita per coloro che soffrono di patologie respiratorie croniche, ma in questo periodo una immagine del genere fa ancora più male: da settimane, farmacisti, medici e amministratori locali stanno diramando appelli perché l'ossigeno, o meglio i contenitori, le bombole, sono pressoché introvabili in tutta la Campania, vista la richiesta aumentata esponenzialmente a causa del Coronavirus, visto che l'ossigeno viene dato anche ai positivi che abbiano sviluppato i problemi respiratori propri della Covid-19.
"Via Salvator Rosa, accanto ai rifiuti due bombole d’ossigeno abbandonate dopo i tanti appelli di questi giorni è un reato compiere questo gesto. Il vero virus è la cattiveria umana, che dio abbia pietà di noi" recita la didascalia che accompagna la fotografia delle due bombole di ossigeno, pubblicata sui social network, nel gruppo "Infrascata – Via Salvator Rosa", che raccoglie foto, denunce, lamentele delle persone che abitano la zona. La forte carenza di ossigeno, inoltre, ha fatto sì che persone senza scrupoli cominciassero anche a lucrare sull'emergenza. Come hanno riferito qualche giorno fa il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borelli e il conduttore Gianni Simioli, sul web sono spuntati annunci di persone che offrono bombole di ossigeno, ovviamente senza alcun titolo.