Bomba a Ponticelli contro i rivali: sei arresti nel clan De Luca Bossa

Sei persone, ritenute appartenenti al clan De Luca Bossa, sono state arrestate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli: l'ordinanza di custodia cautelare in carcere che ha raggiunto i sei soggetti – di cui tre già detenuti – è stato firmata dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea; sono tutti accusati, a vario titolo, di detenzione illegale di armi ed esplosivi, detenzione di stupefacenti e ricettazioni, reati tutti aggravati dalla finalità di agevolare il clan De Luca Bossa, che rientra nel cartello denominato Alleanza di Secondigliano.
Le indagini sono partite in seguito a un attentato dinamitardo avvenuto a Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli, lo scorso 23 luglio: secondo gli inquirenti, i sei soggetti arrestati volevano colpire il sodalizio criminale rivale, i De Micco-De Martino. In quella data, in via Virginia Woolf esplose una bomba artigianale, che distrusse tre automobili e danneggiò le vetrate di diverse abitazioni nelle vicinanze.
Le indagini hanno permesso agli inquirenti anche di individuare armi e droga nella disponibilità del clan, che sono stati oggetto di sequestro lo scorso 9 agosto. Si ricorda che il provvedimento di oggi è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, pertanto i sei indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.