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Campi Flegrei

Bollettino terremoti Campi Flegrei: 40 in una settimana, nella precedente erano state 70

L’Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell’INGVI, ha emesso il bollettino dei Campi Flegrei relativo alla settimana tra il 29 luglio e il 4 agosto 2024.
A cura di Nico Falco
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L'Osservatorio Vesuviano ha emesso oggi, 6 agosto, il bollettino dei Campi Flegrei, relativo al periodo tra il 29 luglio e il 4 agosto. Nella settimana presa in esame sono stati registrati 40 terremoti, circa la metà rispetto a quelli avvenuti nelle scorse settimane. La deformazione del suolo per effetto del bradisismo, invece, resta stabile: il valore medio, dalla metà di aprile 2024, è di 2 centimetri al mese (rilevato nella stazione GNSS di Rione Terra, nell'area di massima deformazione). Nel complesso, secondo gli scienziati, "non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine".

Terremoti dimezzati rispetto alle scorse settimane

Nella settimana esaminata, rileva l'Osservatorio Vesuviano, nell'area dei Campi Flegrei sono stati localizzati 40 terremoti, cinque di questi con magnitudo superiore a 1 e, precisamente, con magnitudine compresa tra 1 e 1.2. Nel periodo precedente (22 al 28 luglio 2024) c'erano invece stati 74 terremoti, 12 dei quali con magnitudo superiore a 1 (comprese tra 1.0 e 4.0). Dai simili anche nel bollettino della settimana 15/21 luglio: 70 terremoti, 9 con magnitudo compresa tra 1.0 e 3.6.

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Il sollevamento del suolo: 20 millimetri al mese in media

Il valore relativo al sollevamento del suolo, dopo un rallentamento agli inizi di luglio, è tornato nella media registrata dalla metà di aprile 2024, ovvero 20 centimetri al mese alla stazione di Rione Terra (RITE), dove dal gennaio 2024 è stato registrato un sollevamento complessivo di 13 centimetri circa.

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Stabili i dati delle fumarole

Non si segnalano variazioni, nella settimana esaminata, per quanto riguarda i parametri monitorati dalla rete geochimica, anche se vengono confermati i trend di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale e di aumento del flusso di fluidi emessi. Si legge nel bollettino:

Nell’area di Pisciarelli (versante esterno nord-orientale della Solfatara), che negli ultimi anni ha mostrato le maggiori variazioni nel processo di degassamento, i valori del flusso di CO2 dal suolo registrati in continuo dalla stazione FLXOV8 evidenziano il perdurare dei trend pluriennali già identificati. Nell’ultima settimana i flussi di CO2 dal suolo misurati non hanno mostrato variazioni significative rispetto ai periodi precedenti (Fig. 5.1a).

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