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Campi Flegrei

Bollettino Campi Flegrei, rallenta la velocità di sollevamento del suolo dopo il terremoto 4.6

Dopo i forti terremoti del periodo 13-15 marzo nell’area flegrea riscontrata diminuzione del sollevamento suolo. Ma ci vorrà tempo per capire se è una tendenza.
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È rallentata la velocità di sollevamento del suolo ai Campi Flegrei. Lo dice il bollettino settimanale emesso dall'Osservatorio Vesuviano afferente a Ingv. «I dati del mese successivo allo sciame sismico del 15-19 febbraio – si legge nella nota dei vulcanologi – evidenziano una ripresa del sollevamento del suolo, con un valore medio di velocità mensile di circa 30 mm/mese. Dopo gli eventi sismici di magnitudo 4.6 (del 13 marzo) e magnitudo 3.9 (del 15 marzo) si registra una diminuzione della velocità di sollevamento del suolo, il cui valore potrà essere definito con l’acquisizione di ulteriori dati, che saranno disponibili nelle prossime settimane». Il sollevamento totale registrato è di circa 24 cm da gennaio 2024. Riepilogando: dopo i forti terremoti del periodo 13-15 marzo: diminuzione in corso, ma senza valore numerico definito al momento.

È opinione diffusa di tutti gli specialisti che monitorano il bradisismo flegreo che il dato della riduzione del sollevamento da solo non significa granché ma che occorrerà non solo attendere le prossime settimane ma anche ovviamente correlare la "corsa" del terreno verso l'alto, tipica del fenomeno bradisismico, con gli altri fattori monitorati costantemente da Ingv.

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Sul fronte dell'emissione dei gas nella caldera vulcanica flegrea, scrive il bollettino: «Nell’ultima settimana i flussi di CO2 dal suolo misurati non hanno mostrato variazioni significative rispetto ai periodi precedenti.  Nell’ultima settimana la temperatura ha mostrato un valore medio di circa 97 °C, lievemente superiore alla temperatura di condensazione del fluido fumarolico (circa 95 °C)». Il bollettino settimanale si conclude con la chiosa che, seppur relativamente, rassicura: «Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine».

Il cambiamento dei livelli d'allerta ai Campi Flegrei

Nei giorni scorsi la Protezione Civile e la commissione Grandi Rischi hanno annunciato una revisione delle fasi operative connesse ai livelli d'allerta vulcanica ai Campi Flegrei, quelli per intenderci contrassegnati dai colori verde, giallo, arancione e rosso.  È stata ravvisata la necessità di almeno due ulteriori fasi operative intermedie, pur sotto il cappello dello stesso livello di allarme. «Al momento – spiegava a Fanpage.it Eugenio Coccia, presidente della commissione Grandi Rischi – siamo in una fase di attenzione e non di una di pre allarme. È una situazione che potrebbe prolungarsi nel tempo, regredire a un livello più basso o anche peggiorare, l'importante è essere preparati».

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