Bollettino Campi Flegrei, il sollevamento del suolo non accelera. Ma i terremoti sono ripresi: 118 in una settimana

La situazione ai Campi Flegrei resta stabile, nel bollettino dell'Osservatorio Vesuviano che annota i fatti relativi alla settimana dal 7 aprile al 13 aprile 2025. I terremoti dopo la "botta" di metà marzo – il 4.6 del 13 e il 3.9 del 15 – e il calo della sismicità sono ripresi, tutti fortunatamente con magnitudo. bassa: 118 in settimana, il più forte è stato di magnitudo 2.9, avvenuto giusto un mese dopo la scossa 4.6 che ha causato danni e – al momento – 165 famiglie napoletane sfollate, soprattutto nella zona di Bagnoli.
Sul fronte del sollevamento del suolo, tipico del bradisismo, l'are della caldera vulcanica flegrea registra una diminuzione della velocità di innalzamento del suolo, con un valore medio di velocità mensile di circa 20 millimetri al mese (era arrivata fino a 30 millimetri). Da gennaio 2024 sono stati registrati 26 cm di sollevamento alla stazione di Rione Terra. Il sistema idrotermale di Pisciarelli – spiega la nota dell'Osservatorio Vesuviano afferente a Ingv – mostra flussi di CO2 in linea con i trend precedenti. La temperatura fumarolica rilevata è di circa 97 °C.
Ieri Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano, nel corsi della sua relazione al consiglio comunale di Pozzuoli, ha spiegato:
Se il processo di deformazione crostale continua, dobbiamo aspettarci altra sismicità. È un dato di fatto, dimostrato da un processo fisico ben noto. Non facciamo previsioni di terremoti, ma sappiamo che se continua anche l’altra evidenza del forte degassamento nella zona di Solfatara-Pisciarelli e quello sottomarino significa che il processo è ancora in corso con una intensità simile a quella dei mesi precedenti.
La sismicità si raggruppa in sciami che a volte si manifestano con eventi più forti, come la scossa di magnitudo 4.6 del 13 marzo scorso, che è il maggiore avvenuto da quando abbiamo una rete strumentale così fitta e sensibile.