Bollettino Campi Flegrei, il sollevamento del suolo a luglio ha rallentato
Il sollevamento del suolo per effetto del bradisismo ai Campi Flegrei dall'inizio di luglio sta rallentando. È quanto emerge nell'ultimo bollettino dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv sulla settimana dal 1 al 7 luglio 2024 sul monitoraggio del vulcano flegreo. Dalla metà di aprile, l'innalzamento del suolo era raddoppiata, arrivando a 2 centimetri al mese. Si è avuta, poi, la scossa di magnitudo 4.4 del 20 maggio scorso, ed il trend della deformazione si era mantenuto costante. Dall'inizio di luglio, invece, secondo gli ultimi dati, il suolo avrebbe rallentato la sua corsa. Numeri che dovranno comunque essere confermati nei prossimi giorni per ritenersi consolidati. Nel complesso, però, secondo gli scienziati, "Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine".
Ai Campi Flegrei 98 terremoti in 7 giorni
Ai Campi Flegrei, intanto, negli ultimi 7 giorni si sono registrati 98 terremoti, dei quali quello con magnitudo massima di 3.2, nell'ambito di uno sciame con 23 terremoti avvenuto il 2 luglio scorso nell'area di Bagnoli e nel Golfo di Pozzioli.
Bradisismo, il sollevamento del suolo rallenta
Dall'inizio di luglio, secondo gli esperti dell'Ingv, la deformazione del suolo – uno degli effetti del bradisismo, accanto ai terremoti – avrebbe registrato un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi due mesi. Secondo il rapporto dell'Osservatorio Vesuviano:
Il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 20±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Dagli inizi di luglio si osserva una minore velocità di sollevamento il cui valore potrà essere confermato e definito con i dati dei prossimi giorni.
Nel complesso, "Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 11 cm da gennaio 2024".
Stabili i dati delle fumarole
Infine, per quanto riguarda l'analisi delle componenti geochimiche, "pur confermando i trend di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale ed aumento del flusso di fluidi emessi",
Non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati nella settimana di riferimento rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli ha mostrato un valore medio di ~95°C.