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Campi Flegrei

Bollettino Campi Flegrei, 69 terremoti in una settimana e suolo alzato di 10,5 cm da gennaio

Bollettino dell’Osservatorio Vesuviano per la settimana dal 24 al 30 giugno 2024. La situazione è stabile.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Sono 69 i terremoti che si sono registrati ai Campi Flegrei nell'ultima settimana, dal 24 al 30 giugno 2024, dei quali il più forte di magnitudo 2.0 il 24 giugno alle 4 di notte, circa. Mentre il suolo si è sollevato di circa 10,5 cm da gennaio. È quanto emerge dal Bollettino dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv in merito al monitoraggio del vulcano. Nel complesso, però, non si evidenziano novità significative. “Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato – è scritto nel report – non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.

Sono 69 i terremoti in 7 giorni

Per quanto riguarda la sismologia, dal 24 al 30 giugno 2024, nell’area dei Campi Flegrei, sono stati localizzati 69 terremoti con magnitudo massima 2.0.

Dalle 02:08 UTC del 24/06/2024 è stato registrato uno sciame sismico costituito da 25 terremoti con 0.0≤Md≤2.0(±0.3), avvenuti nell’area della Solfatara. Di seguito si riportano i parametri ipocentrali degli eventi con Md≥1.0 avvenuti nell’ultima settimana.

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Resta costante il sollevamento del suolo

In merito alla deformazione del suolo legata al bradisismo, invece,

Dalla metà di aprile 2024 (fascia blu in Figura 4.2) il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 20±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE), ad eccezione di un abbassamento di circa 0.5-1 cm, registrato da alcune stazioni GNSS nell’area centrale in seguito allo sciame del 20-21/05.

Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 10.5 cm da gennaio 2024.

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Stabili le emissioni di gas nelle fumarole

Infine, per quanto riguarda l'aspetto geofisico:

Non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati nella settimana di riferimento rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli ha mostrato un valore medio di ~95°C.

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