Bollettino Campi Flegrei: 1.525 terremoti a maggio. Mai così tante scosse in un mese dal 1984
Sono 1.525 i terremoti registrati ai Campi Flegrei nel mese di maggio 2024, dei quali 495 in 11 sciami sismici, tra i quali quello del 20 e 21 maggio, nel quale si è registrato il sisma di magnitudo 4.4 che «risulta, attualmente, l’evento di maggiore energia registrato a partire dalla ripresa di questa fase bradisismica iniziata nel 2005 e anche degli ultimi 40 anni».
Anche «il numero di terremoti registrato nel corso del mese di maggio 2024 risulta, attualmente, il più elevato di eventi/mese registrato a partire dalla ripresa di questa fase bradisismica iniziata nel 2005 e anche degli ultimi 40 anni». È quanto emerge dal bollettino mensile dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia, relativo al mese di maggio 2024 e pubblicato oggi, 7 giugno 2024.
"Identificati terremoti con coinvolgimento di fluidi idrotermali"
Tra i fenomeni evidenziati, si legge nel documento che «il 4 e il 6 maggio sono stati identificati alcuni eventi ibridi, e localizzati nella zona di Accademia a profondità compresa tra zero e 600 metri. Un’analisi di dettaglio ha evidenziato che i fluidi coinvolti sono di natura idrotermale». Nella zona tra Solfatara-Pisciarelli e Accademia si concentra la maggiore dinamica idrotermale e sismica.
Fanpage.it ha chiesto all'Osservatorio Vesuviano di spiegare questo passaggio del bollettino mensile. La risposta è questa: «Sono piccoli eventi sismici con contenuto spettrale che contiene anche basse frequenze, dovuti alla oscillazione di fluidi idrotermali in piccole fratture. Si tratta di eventi rari accaduti anche altre volte. Sono avvenuti anche nel 2006 e 2010. Ma li attenzioniamo per definire la dinamica».
Ai Campi Flegrei 1.525 scosse a maggio 2024
Per quanto riguarda la sismologia, nell’area dei Campi Flegrei "sono stati registrati 1525 terremoti (Mdmax=4.4±0.3), di cui 1150 localizzati, avvenuti prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e il Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 3 km e profondità massima di circa 5 km. Sono stati, inoltre, identificati alcuni eventi ibridi localizzati nella zona di Accademia a profondità superficiali, la cui analisi ha evidenziato il coinvolgimento di fluidi di natura idrotermale".
La situazione attuale del bradisismo flegreo
In merito, invece, al sollevamento del suolo, l'Osservatorio Vesuviano precisa:
Dalla metà di aprile al 20 maggio, il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 20±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). In seguito allo sciame del 20-21/05, alcune stazioni GNSS nell’area centrale hanno registrato un lieve abbassamento cosismico.
Successivamente non si sono evidenziate variazioni significative fino al 29/05, quando si registra un sollevamento del suolo di circa 1 cm alla stazione GNSS di RITE ed in quelle vicine, seguito da alcuni giorni senza variazioni significative. Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 127 cm da novembre 2005, di cui circa 8.5 cm da gennaio 2023.
Temperature e fumarole, nessun cambiamento
Per quanto riguarda, infine, le temperature e lo studio delle fumarole non si rilevano novità rilevanti:
Nell’area di Pisciarelli nel corso mese di maggio 2024 le serie temporali delle temperature superficiali acquisite dalla rete permanente di telecamere IR mostra il perdurare del lieve aumento del trend a lungo termine. Nelle aree di Solfatara e di via Antiniana i valori di temperatura massima sono sostanzialmente stabili anche se caratterizzati da forti oscillazioni.
Le misure con termocamere mobili effettuate in diversi punti dei Campi Flegrei mostrano andamenti piuttosto stabili. Un lieve aumento si nota in un’area di Pisciarelli.
Mentre la "composizione delle fumarole e i parametri monitorati indicano il perdurare dei trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale che ha raggiunto un massimo nel luglio 2020, per poi invertirsi fino ai primi mesi del 2022, quando è iniziato un nuovo trend d’aumento. I campioni degli ultimi mesi non mostrano un trend ben definito. I campioni di maggio 2024 mostrano una diminuzione del valore del rapporto CO2/CH4. Il flusso di CO2 diffuso dal suolo stimato per l’intera area della Solfatara nel mese di maggio 2024 è pari a circa 4000 t/d".