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Elezioni politiche 2022

Boccia (Pd) attacca Salvini sul vaccino russo. Ma dimentica che anche De Luca lo voleva

Il commissario Pd Boccia parla di Salvini e del vaccino Sputnik a Salerno. Scordandosi che pure De Luca lo aveva “opzionato”.
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Francesco Boccia, commissario PD in Campania e capolista al Senato in Puglia alle Elezioni politiche, ha buon eloquio ma cattiva memoria. E lo dimostra un episodio avvenuto oggi, a Salerno, ad un'iniziativa elettorale con il Segretario Pd Enrico Letta e i candidati a Camera e Senato Piero De Luca e Susanna Camusso.

Boccia ha accusato Matteo Salvini sul fronte vaccini e Russia. Fin qui, gioco facile: il leader della Lega Nord ha avuto ed ha posizioni ambigue su entrambi gli argomenti.

Ma cosa ha detto esattamente il commissario Pd campano?

Sobillavano (i leghisti ndr.) ogni giorno un conflitto: prima contro le chiusure, criticando aspramente le giuste decisioni dei rigoristi, a partire dal presidente De Luca, che invece hanno consentito di salvare migliaia di vite umane quando non c'erano i vaccini. Hanno vergognosamente sostenuto tesi no vax.

Io so solo che se ci fosse stato un governo di destra durante il Covid-19, Salvini ci avrebbe fatto iniettare lo Sputnik, il vaccino di Putin.

Boccia, marito della ex ministra Nunzia De Girolamo, ha però dimenticato che proprio il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stato fra i primi a stipulare un segretissimo pre-contratto con la Russia di Putin per una fornitura del loro vaccino anti-Covid.

Vaccino che non è mai arrivato in Italia e non per la guerra, bensì perché non ha avuto i via libera delle autorità sanitarie italiana ed europea. Boccia l'ha dimenticato? Avrebbe potuto chiederlo al figlio di De Luca, Piero, che era proprio al suo fianco.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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