Bloccati a Londra dopo il concerto di Harry Styles, la disavventura di una famiglia napoletana
Tre giorni di vacanza familiare più concerto, quello di Harry Styles, a Londra. Ma quella toccata e fuga è diventata una mini odissea con gran dispendio di energie e denaro. Gianni, ingegnere napoletano, la racconta su Facebook. Bloccato con la famiglia allo scalo londinese di Gatwick: sarebbero dovuti rientrare domenica ma sono ancora nel Regno Unito.
A spiegare è lui stesso, sui social:
EasyJet ci aveva informato che il volo era in ritardo di due ore. Quando siamo arrivati in aeroporto scopriamo che era stato cancellato.
Il personale di terra ci informa che bisogna effettuare una procedura tramite la loro app in cui viene gestita la cancellazione con la prenotazione di un nuovo volo. Unico problema: il primo volo utile era per il mercoledì successivo con scalo di 6 ore ad Amsterdam e successiva ripartenza per Napoli.
Una disavventura può capitare. E così Gianni trova un volo per oggi, martedì 20. Ma oggi è una giornata nera per il trasporto aereo visto che c'è uno sciopero internazionale. Dunque il volo è cancellato. E non si può riprenotare. Non solo: fino a venerdì tutti i voli EasyJet per Napoli sono pieni, così come pieni sono gli alberghi nelle vicinanze dell’aeroporto perché altri sono i voli cancellati e numerosi sono i viaggiatori nella stessa situazione.
Dunque di rientrare non se ne parla e per ora la famiglia napoletana ha anticipato le spese di trasferimento e quelle di pernottamento in un appartamento nella cittadina di Crawley: «Per il momento altre 330 euro per una notte in hotel – chiude amaro ma ironico Gianni -. E abbiamo pure finito le mutande…».