Bloccate le processioni della Madonna dell’Arco a Napoli: i fujenti dovranno pagare il servizio dei vigili urbani
Per le processioni della Madonna dell'Arco, tipiche a Napoli nel periodo pre-pasquale e della Settimana Santa, i fujenti, cioè i fedeli che prendono parte attiva alla processione organizzandola e mantenendo gli stendardi, dovranno pagare la Polizia Locale impiegata nel servizio d'ordine per la chiusura delle strade.
Il Comune o la Municipalità potranno esentare dal pagamento solo se la richiesta è arrivata dal parroco o dalla Curia, altrimenti dovranno rifiutare il patrocinio morale. Il primo stop è arrivato ad una manifestazione organizzata dall'Associazione Madonna Santissima dell'Arco del Rione Sanità che si sarebbe dovuta tenere domenica 17 marzo 2024 in via Bernardo Celebrano, nel quartiere Stella.
La III Municipalità, a malincuore, non ha potuto rilasciare il patrocinio morale, necessario per poter redigere l'ordinanza di chiusura al traffico della strada con il presidio della Polizia Locale. In questo caso la richiesta, a quanto apprende Fanpage.it da fonti istituzionali, era stata presentata da privati cittadini e non dal parroco della chiesa o dalla Curia di Napoli. Il Comune, quindi, non ha potuto autorizzare la chiusura della strada con l'impiego della Polizia Locale. La manifestazione potrebbe tenersi lo stesso, ma richiederà una procedura diversa, come una richiesta alla Questura.
Sorte simile per un'altra manifestazione della Madonna dell'Arco della zona di San Giovanniello, il quartiere poco distante piazza Carlo III. Anche in questo caso la III Municipalità non ha rilasciato il patrocinio morale. Ha però indirizzato i fujenti a chiedere alla Questura di Napoli l'autorizzazione per fare un corteo, il quale non prevede la chiusura della strada.
Le nuove regole per le processioni della Madonna dell'Arco
Quest'anno le regole per le processioni della Madonna dell'Arco sono cambiate, anche se molti non lo sanno. Dallo scorso dicembre, infatti, è entrato in vigore il nuovo regolamento di Polizia Locale di Napoli che prevede che per le manifestazioni che richiedono la chiusura di una strada, con il conseguente impiego della Polizia Locale in lavoro straordinario fuori servizio, i privati cittadini che hanno fatto la richiesta debbano pagare il costo.
Si è esentati dal pagamento solo se si riceve il patrocinio morale del Comune o della Municipalità, una concessione che viene fatta però solo se l'evento viene riconosciuto di interesse pubblico, con una delibera di consiglio. Il requisito per avere questo riconoscimento è che la richiesta venga fatta non dai privati cittadini dell'associazione, in questo caso le associazioni o le paranze della Madonna dell'Arco, ma da istituti religiosi, come il parroco o l'Arcivescovo di Napoli.
Molte richieste finora arrivavano, invece, direttamente dalle associazioni. L'unica soluzione per non dover pagare il costo della Polizia Locale, che può superare anche i 1.500 euro a processione e che varia a seconda del numero di agenti impiegati, dell'orario della manifestazione e delle ore di straordinario, è di ricevere, come detto, il patrocinio morale. In alternativa, quello di chiedere alla Questura di Napoli l'autorizzazione a fare un corteo.
Il presidente della Municipalità a Fanpage.it: "Applichiamo solo il nuovo regolamento"
A spiegare le nuove condizioni a Fanpage.it è il presidente della III Municipalità, Fabio Greco:
La Municipalità è sempre vicina alle iniziative popolari e religiose, e anche alle processioni della Madonna dell'Arco. Ma noi non possiamo più dare patrocini se non c'è un riconoscimento di interesse pubblico per l'evento e se la richiesta non arriva da un'istituzione riconosciuta.
Da dicembre è cambiato tutto con l'introduzione del nuovo regolamento di Polizia Municipale che prevede il pagamento del costo dell'impiego degli agenti per le iniziative richieste da privati.
In questo caso specifico, l'associazione, se si fosse trattato di un evento religioso, sarebbe stata esentata dal pagamento, come prevede il regolamento approvato a dicembre. Ma la richiesta doveva arrivare da un soggetto religioso come la Curia o il parroco.
Nel caso specifico, invece, la richiesta è stata fatta dall'associazione stessa e noi non abbiamo potuto darle il patrocinio morale. Non possiamo dare il patrocinio a un evento religioso non richiesto da una istituzione religiosa.
Presidente, la processione potrà tenersi lo stesso?
Potrebbero farla come corteo, chiedendo l'autorizzazione alla Questura di Napoli. Ma noi non possiamo chiudere la strada. Abbiamo avuto anche un'altra richiesta, per una processione della Madonna dell'Arco a San Giovanniello, e abbiamo fatto lo stesso. Non abbiamo concesso il patrocinio. La differenza è che in questo caso loro non volevano la chiusura della strada, ma solo il corteo. Quindi gli abbiamo detto di informare la Polizia di Stato.
Queste regole valgono anche per altri eventi?
Sì, ma in altri casi c'è stata l'autorizzazione di un ente istituzionale. È accaduto per il Carnevale a piazza Gravina, dove c'è stata la richiesta di una scuola di chiudere la strada per tenere la festa dei bimbi. E l'evento è stato esentato dal pagamento. Noi abbiamo approvato una delibera in consiglio municipale, e siamo stati tra i primi a farlo, dove abbiamo riconosciuto l'interesse pubblico già di diverse manifestazioni, come Marzo Donna, Maggio dei Monumenti, Estate in Terza. Nel caso dello spettacolo "Sanità tà tà", dove pure è arrivata alla Municipalità la richiesta di saldo da parte della Polizia locale, alla fine siamo stati esentati perché l'evento era finanziato e organizzato dall'assessorato al Turismo del Comune e dalla Municipalità III. Al momento non abbiamo autorizzato nessuna Madonna dell'Arco. Le Municipalità non hanno soldi per pagare le tante processioni non autorizzate.
C'è il rischio anche per le vie Crucis del Venerdì Santo?
No, perché le vie Crucis sono già tutte esentate già nel regolamento comunale. Mentre le processioni della Madonna dell'Arco non sono riconosciute come eventi religiosi.
Crede che ci sia stata adeguata informazione ai cittadini sul nuovo regolamento?
Noi, come Municipalità, prima del Carnevale abbiamo spiegato tutto ai consiglieri.