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Blitz a Pianura, tra gli arrestati anche il killer del baby boss Gaetano “Biscotto”

Identificato l’assassino di Antonio Gaetano, il baby boss di Pianura ferito a morte sul lungomare di Napoli; l’omicidio sarebbe legato ad una lite.
A cura di Nico Falco
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Antonio Gaetano, il 19enne ucciso
Antonio Gaetano, il 19enne ucciso

A sparare al 19enne Antonio Gaetano, alias "Biscotto", sarebbe stato Emanuele Bruno, 23 anni. C'è anche lui tra i destinatari dell'ordinanza eseguita dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato questa mattina tra i quartieri Pianura e Fuorigrotta, nella periferia Ovest di Napoli. L'omicidio, inquadrabile negli scontri tra i Marsicano-Esposito-Calone e i Carillo-Perfetto, sarebbe scaturito da una lite personale che avrebbe quindi portato all'agguato, scattato nel marzo 2023 sul lungomare di Napoli.

L'omicidio di Antonio Gaetano Biscotto

"Biscotto", nome che si era portato dietro da bambino, quando era particolarmente ghiotto, era stato ferito gravemente nella notte del 12 marzo 2023; almeno quattro i proiettili sparati, due lo avevano centrato all'addome e nella zona cervicale. Era stato operato d'urgenza all'ospedale San Paolo, dove le ferite lo avevano portato alla morte il 23 marzo successivo. Bruno non avrebbe agito da solo, ma in concorso con altre persone al momento non identificate.

Nonostante la giovane età, per gli inquirenti il ragazzo aveva preso le redini del clan Calone-Marsicano-Esposito, che in quel periodo era nel vivo della faida coi Carillo-Perfetto, prosecuzione degli scontri che per anni si erano consumati a Pianura tra i Mele e i Marfella-Pesce.

Gli arresti a Pianura

La misura cautelare di questa mattina è stata eseguita nei confronti di 11 persone; al 12esimo destinatario non è stata ancora notificata in quanto è detenuto in Francia. Tra gli indagati figurano Emanuele Marsicano, altro baby boss di Pianura e anche lui già detenuto, e quattro persone ritenute coinvolte anche nel tentato omicidio di Antonio Lago, nipote del boss Pietro Lago "‘o Ciore": Patrizio Cuffaro, classe 1984, Emanuele Bruno, classe 2001, Antonio Campagna, cl. 1979, Beniamino Ambra, cl. 1987; gli altri destinatari sono Gennaro Gaetano (1981), Luca Improta (2003), Vincenzo Cuciniello (1997), Emanuele Marotta (1993), Roberto Allocca (1970) e Giuseppe Ambrosio (1970).

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