Blitz al Rione Traiano, 28 arresti nei Sorianiello. Erano del clan le armi trovate a Bagnoli

Operazione anticamorra a Soccavo, periferia Ovest di Napoli: i carabinieri hanno eseguito 29 misure cautelari contro il clan Sorianiello.
A cura di Nico Falco
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Blitz alle prime ore di oggi al Rione Traiano: i carabinieri hanno eseguito 29 misure cautelari a carico di 28 indagati (uno dei destinatari è deceduto per cause naturali), ritenuti vicini al clan Sorianiello, il gruppo di camorra fondato da Alfredo Sorianiello "‘o Biondo" e storicamente insediato nella zona della cosiddetta "99" del complesso popolare di Soccavo, nella periferia Ovest di Napoli. Tra i destinatari mandanti ed esecutori del raid a Castel Volturno (Caserta) in cui un nigeriano fu ucciso e un altro rimase ferito, deciso dal clan per punire il furto di un borsone di droga.

Blitz anticamorra, 29 misure contro il clan Sorianiello

Le misure sono state emesse dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, al termine di indagini proseguite tra il 2019 e il 2021. Gli indagati sono gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione abusiva di arma da fuoco.

Il clan Sorianiello, collegato all'Alleanza di Secondigliano, come riportato nell'ultima mappa dell'Antimafia (presentata a settembre 2023 e relativa al secondo semestre 2022) viene ritenuto uno dei tre principali gruppi di camorra attivi nel Rione Traiano, insieme ai Puccinelli-Petrone e ai Cutolo.

Il raid a Castel Volturno dopo il furto di droga

Tra i destinatari della misura cautelare ci sono i presunti mandanti ed esecutori dell'agguato messo a segno nel settembre 2020 a Castel Volturno contro un gruppo di nigeriani, quando fu ucciso Desmond Oviamwonyi e Joe Morris rimase ferito. Quell'agguato, hanno ricostruito gli inquirenti, era stato deciso per punire il furto di un borsone di droga, che Oviamwonyi aveva trovato in un giardino al Rione Traiano insieme al connazionale Leo Uwadiae, che nella circostanza riuscì a sfuggire ai proiettili.

Per quella vicenda nel maggio 2022 erano state arrestate 4 persone, tra cui il ras Giuseppe Mazzaccaro, considerato il reggente del gruppo criminale. Il clan, hanno ricostruito all'epoca gli inquirenti, erano riusciti a rintracciare i nigeriani che avevano rubato due chili di stupefacente tra cocaina e marijuana, ma questi avevano chiesto in cambio duemila euro in cambio della restituzione; i Sorianiello avevano finto di accettare ma all'appuntamento per lo scambio si erano presentati armati e, dopo il rifiuto, avevano aperto il fuoco.

Le armi del clan di Soccavo nascoste a Bagnoli

Nel corso delle indagini contro il clan di Soccavo i carabinieri, nel maggio 2021, avevano sequestrato un arsenale di armi da guerra in un negozio di frutta e verdura del quartiere Bagnoli: 10 pistole, 6 kalashnikov, 5 pistole mitragliatrici, due giubbotti antiproiettili, una bomba carta e diverse munizioni; nella stessa attività erano stati anche rinvenuti 13 chili di droga, tra hashish e marijuana. Il ritrovamento, in una zona di influenza dei clan locali, farebbe presupporre un accordo tra la camorra di Bagnoli e quella del Rione Traiano.

(aggiornato alle 8.34 del 18 settembre 2023)

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