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Bimbo di 10 anni picchiato e filmato da coetanei a Cervinara: “Paga o mettiamo video su Internet”

Un bimbo di 10 anni di Cervinara, in provincia di Avellino, veniva bullizzato e picchiato da tre coetanei tra i 10 e gli 11 anni. A scoprire le violenze sono stati i genitori del piccolo, che si sono accorti dei lividi e delle escoriazioni. I bulli avevano anche ripreso una aggressione col cellulare, minacciando di diffondere il video su Internet se non avessero avuto soldi.
A cura di Nico Falco
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Preso a calci e pugni da un gruppetto di coetanei, che avevano anche ripreso l'aggressione con un cellulare e avevano minacciato la vittima di diffondere il video su Internet se non avesse pagato. La storia arriva da Cervinara, piccolo centro della provincia di Avellino, e a colpire maggiormente è l'età dei giovanissimi coinvolti: la vittima ha appena dieci anni e i tre aggressori identificati (ma è possibile che ce ne siano anche degli altri) sono anche loro molto piccoli, hanno tra i 10 e gli 11 anni.

Il bambino non aveva detto niente a casa

Il bambino era così terrorizzato che non aveva parlato con nessuno di quello che gli stava accadendo e non si era confidato nemmeno in casa; non aveva chiesto aiuto, temendo che avrebbe scatenato altre ritorsioni e che, soprattutto, il video fosse davvero finito su Internet, causandogli un'altra umiliazione.

A parlare per lui, però, sono stati i segni delle violenze: i genitori si sono infatti accorti dei lividi e delle escoriazioni che aveva sul corpo e sono riusciti a farlo aprire, per poi denunciare tutto al commissariato della Polizia di Stato di Cervinara. La vicenda è stata ricostruita nel corso delle indagini, gli agenti hanno identificato i tre giovanissimi, tutti residenti nella zona.

Atti di bullismo quotidiani

È emerso che le violenze andavano avanti da diverso tempo, e che il bambino veniva bullizzato di continuo: le aggressioni fisiche, ma anche soprusi e prepotenze di ogni tipo, alle quali si aggiungevano le richieste di denaro per evitare di venire picchiato; nell'ultima occasione, mentre lo picchiavano, uno dei bulli aveva girato il video con il telefonino e anche quelle immagini erano diventate un'arma di ricatto. La notizia è stata riportata dal quotidiano web "Il Caudino".

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