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Bimbi picchiati e ingozzati a forza nell’asilo Piccole Pesti, le maestre arrestate: “Ordini della direttrice”

Davanti al gip, le due maestre arrestate per gli abusi nell’asilo Piccole Pesti di Casapulla (Caserta) hanno accusato la direttrice, anche lei finita in manette.
A cura di Nico Falco
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foto di repertorio
foto di repertorio

A dettare quella linea, a spingere verso la rigidità che poteva sfociare anche negli abusi fisici e psicologici, sarebbe stata la direttrice. È quello che hanno sostenuto Valeria Eliseo e Anna Lucia Spina, rispettivamente 28 e 44 anni, entrambe di Macerata Campania, le due maestre dell'asilo "Piccole Pesti" di Casapulla (Caserta) arrestate nei giorni scorsi; con loro è finita in manette, anche lei ai domiciliari, la dirigente della scuola, Francesca Merola.

Questa mattina, durante gli interrogatori di garanzia davanti al gip Grammatica, la dirigente, difesa dall'avvocato Antonio Treppiccione, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Le due maestre, invece, assistite dagli avvocati Giuseppe Stellato e Gennaro Ciero, si sono difese dalle accuse e hanno puntato il dito contro la Merola, che secondo il loro racconto avrebbe dato indicazioni di usare anche "metodi forti" per farsi rispettare dai bambini.

Le tre donne, ha rilevato il gip, "si sono rese responsabili di maltrattamenti aggravati, reiterate condotte di violenza fisica e psicologica e gravi omissioni nella cura e assistenza" nei confronti dei piccoli allievi, di età compresa tra i 2 e i 6 anni. Le condotte avrebbero ingenerato nei bambini "uno stato di profondo timore e paura". Inoltre, le tre avrebbero imposto "punizioni umilianti", costringendoli per esempio a stare con le mani sulla testa, e non avrebbero rispettato "le regole di igiene durante la somministrazione dei pasti o il cambio dei pannolini", lasciandoli sporchi per ore.

Bambini strattonati e forzati a mangiare nell'asilo

Davanti al giudice le due maestre hanno sottolineato l'aspetto, già emerso dall'ordinanza, dei turni massacranti a cui erano soggette nell'asilo, che si trova al confine tra i comuni casertani di Casapulla e San Prisco. La Eliseo, al contrario della Spina, in quella struttura aveva prestato servizio soltanto per tre mesi. Entrambe però hanno raccontato al gip degli orari di lavoro e delle mansioni che svolgevano, di fronte al corrispettivo di poche centinaia di euro di stipendio.

Le due insegnanti hanno spiegato che la direttrice era particolarmente interessata a dimostrare ai genitori che i bambini mangiassero e per questo motivo interveniva in prima persona: strattonava i piccoli per costringerli a restare sulla sedia, li ingozzava a forza, senza preoccuparsi di pianti e, in alcuni casi, del fatto che vomitassero. Tutto per dare l'impressione, all'esterno, che la scuola paritaria fosse efficiente.

Bambini picchiati nell'asilo Piccole Pesti di Casapulla

Le indagini erano partite nell'ottobre 2021 dalle confidenze di uno dei bimbi, che aveva detto che le maestre davano loro "i lisciabussi"; un termine in dialetto per indicare degli schiaffi o delle percosse. Così i carabinieri avevano installato le telecamere nascoste, riprendendo quello che avveniva tra quelle mura. Gli arresti erano scattati il 9 febbraio.

In uno dei video si vede la Merola che è seduta in cattedra, mentre un bimbo piange e si lascia cadere a terra; poco dopo la dirigente lo afferra per un braccio e lo scaraventa a terra, per poi allontanarsi. In un altro filmato si vede la Spina che "solleva brutalmente un bimbo dalla brandina, lo prende per un braccio e lo fa cadere" e in un altro video, come gli altri risalente al novembre 2021, si vede la Eliseo che "rimprovera ad alta voce un bimbo dandogli due schiaffi alla mano destra".

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