Bimbe di 5 e 1 anno violentate dal nonno, la mamma era d’accordo: due arresti nell’Avellinese
Con la conferma della condanna da parte della Cassazione si sono aperte le porte del carcere per un 58enne di Cervinara (Avellino) e per la figlia di 25 anni, arrestati oggi dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale aggravata e continuata nei confronti di due minorenni: l'uomo è stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale sulle due nipotine, che all'epoca dei fatti avevano 5 e 1 anno, e gli abusi sarebbero avvenuti col placet della figlia, madre delle bambine. A Fanpage.it l'avvocato Vittorio Luigi Fucci ha anticipato che presenterà una nuova richiesta di scarcerazione per incompatibilità per il 58enne, motivata dalle condizioni di salute, e che è in via di valutazione la richiesta di revisione del processo.
I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2018 e il 2019, secondo la ricostruzione che ha portato alle sentenze sono avvenuti nell'abitazione dove i due condannati vivono insieme alle bambine; le indagini sono state svolte dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Avellino e coordinate dalla Procura della Repubblica irpina. La vicenda era emersa nel 2020, dopo la denuncia della responsabile della casa famiglia dove le due bimbe erano state collocate per via della situazione familiare. All'epoca, insieme al nonno, era finita in manette anche una terza persona, il compagno 30enne di un'altra figlia del 58enne, e la madre delle bimbe era stata iscritta nel registro degli indagati.
Durante il processo di primo grado (gli imputati erano difesi dagli avvocati Rolando Iorio e Pasquale Meccariello) il pubblico ministero aveva chiesto 12 anni, dieci anni e sette anni e sei mesi; la sentenza, emessa nel maggio 2022, era stata più dura: 16 anni di carcere a tutti. Anche il processo di appello si era concluso con le condanne. Ad aprile scorso l'avvocato Fucci, che dal secondo grado era subentrato nella difesa del 58enne e della figlia, aveva presentato istanza di scarcerazione per l'uomo; il ricorso era stato accolto dal Tribunale del Riesame di Napoli e l'uomo era stato quindi liberato. Pochi giorni fa, la sentenza della Cassazione: pena diventata quindi definitiva e nuovo arresto con traduzione in carcere per entrambi.