Bimba sbranata dal pitbull ad Acerra, gli animalisti: “Basta gestione improvvisata e pericolosa dei cani”

Mentre le indagini vanno avanti per stabilire con precisione cosa sia accaduto ieri ad Acerra, nella provincia di Napoli, oggi resta il dolore per la morte di una bambina di soli 9 mesi, uccisa in casa dal pitbull di famiglia: il cane era sprovvisto del microchip necessario invece per legge ed è stato portato in canile. All'indomani della tragedia, le associazioni animaliste chiedono una gestione più consapevole e meno pericolosa degli animali, nonché leggi ad hoc.
"Basta vittime di una gestione di cani improvvisata e pericolosa. Chiediamo al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, e al Parlamento di emanare al più presto una Legge basata sulla prevenzione e sulla responsabilizzazione di tutti coloro che vivono con un cane o che intendano introdurne uno nella propria famiglia" le parole dure di Ilaria Innocenti, dell'ufficio rapporti istituzionali della LAV, la Lega anti-vivisezione.
"Sono venti anni che la materia dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani è disciplinata con Ordinanze contingibili e urgenti del Ministero della Salute, che peraltro non hanno sanzioni certe e dissuasive per i trasgressori. È giunto il momento di agire in maniera concreta e realmente efficace, non possiamo continuare a contare le vittime di chi non conosce e non sa gestire il proprio cane" ha aggiunto Ilaria Innocenti. "I detentori di cani devono essere formati e responsabilizzati prima di prendere il cane, e questa formazione deve essere obbligatoria a prescindere dalla razza o dall’incrocio di razze. La formazione non deve essere generica, ma calibrata su ogni individuo, perché ogni cane e ogni razza ha esigenze e caratteristiche differenti" ha invece dichiarato Alessandra Ferrari, responsabile area animali familiari di LAV.
Dello stesso avviso l'Associazione Animalisti Italiani. "In seguito al drammatico evento avvenuto ad Acerra, dove una bambina di nove mesi ha perso la vita a causa dell'aggressione del pitbull di famiglia, esprimiamo il nostro profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia colpita da questa immane tragedia. È fondamentale comprendere che l'aggressività di un cane non è intrinsecamente legata alla sua razza, ma è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui la gestione, l'educazione e la selezione genetica. Il pitbull, nella sua selezione originale, non era aggressivo verso l'uomo. Il problema nasce da accoppiamenti incontrollati che producono esemplari instabili, senza che nessuno ne verifichi il carattere" ha dichiarato il presidente Walter Caporale.