Bimba morta in casa a Tufino, dopo 3 mesi la mamma ancora attende per il funerale

Zii indagati per maltrattamenti e omicidio colposo, cause del decesso non ancora stabilite, quelle ustioni e quelle ecchimosi la cui natura resta ancora sconosciuta: nonostante siano passati quasi tre mesi, è cristallizzata agli inizi di gennaio la vicenda della bambina di 4 anni deceduta in una abitazione di Tufino (Napoli). Lo stallo è dovuto soprattutto all'autopsia, i cui esiti non sono stati ancora depositati: i periti avevano chiesto 90 giorni, il termine scade a metà marzo 2025. Le indagini sono affidate ai carabinieri e coordinate dalla Procura di Nola (sostituto procuratore Patrizia Mucciacito).
Il decesso nella casa di Tufino
La bimba era morta alle prime ore del 14 dicembre 2024. In quelle ore erano arrivate due chiamate ai centralini del 118 dell'Asl Napoli 3, con due versioni diverse. Nella prima telefonata un uomo aveva detto che la bimba aveva perso i sensi dopo aver bevuto qualcosa. Nella seconda una donna aveva invece detto che la piccola era caduta sulla scala interna dell'appartamento.
Quando i sanitari sono arrivati sul posto, in casa non c'era l'uomo che aveva fatto la prima telefonata. La piccola era già morta ma le sue condizioni avevano fatto partire la segnalazione ai carabinieri: presentava segni di malnutrizione, tanto da pesare meno di 10 chili, e sul suo corpo c'erano dei segni, apparentemente ustioni, sul fondoschiena e su gran parte del braccio. Inoltre le condizioni generali della bimba facevano presupporre che non fosse adeguatamente accudita.
Nei giorni successivi i figli della coppia a cui era stata affidata la bambina sono stati trasferiti in una casa famiglia, dove si trovano tuttora.
Dopo tre mesi nessun funerale
Dall'autopsia non erano emerse lesioni compatibili con una caduta dalle scale. Gli zii aveva detto che la bimba si era ustionata appoggiandosi alla stufa, ma anche questa versione era stata ritenuta poco credibile: l'elettrodomestico è stato testato ed è stato appurato che, se la piccola lo avesse toccato, si sarebbe procurata delle lesioni di forma e tipo diverso. Per avere una risposta sulle cause del decesso, però, si dovrà attendere l'esito degli esami istologici. Chiarite quelle, si dovrà procedere ancora con le indagini per accertare le eventuali responsabilità.
La bimba era stata affidata agli zii dal padre, in una situazione familiare molto complessa; la madre ne stava già chiedendo l'affidamento, assistita dall'avvocato Benito Palmieri. "A distanza di quasi tre mesi dalla morte della piccola – spiega il legale a Fanpage.it – siamo in attesa dell'ormai prossimo deposito della perizia medico-legale. Confidiamo nel lavoro che sta conducendo il Collegio Peritale nominato dalla Procura della Repubblica di Nola per accertare le cause della tragedia. Purtroppo, la salma ad oggi è ancora a disposizione dell'autorità".
"Siamo in uno stato di diritto e non di polizia – prosegue l'avvocato Palmieri – l'accertamento dei fatti è una fase delicata e necessita di tempo per approfondimenti. Per ora, attendiamo solo di poter dare pace e degna sepoltura alla piccola".