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Bimba di 9 anni con gambe e braccia spezzate: tante offerte di aiuto da medici, giocattoli e vestiti

Gara di solidarietà per Elsa, la bimba di 9 anni di Napoli maltrattata dalla nascita. Tante persone si stanno offrendo per aiutarla gratuitamente.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Elsa, con gli altri bimbi e le operatrici della Casa di Matteo
Elsa, con gli altri bimbi e le operatrici della Casa di Matteo

Gara di solidarietà per Elsa, la bimba di 9 anni di Napoli maltrattata dalla nascita che ha gambe e braccia spezzate e la spina dorsale deformata perché non ha mai dormito in un letto. Tante le offerte di aiuto che stanno arrivando in questi giorni alla Casa di Matteo di via Pigna al Vomero, che la ospita. C'è il medico di Bologna che si è offerto di aiutarla spontaneamente. Altre due richieste da strutture sanitarie arrivate via email. E tanti, tantissimi, messaggi arrivati sui canali social con offerte di disponibilità a dare una mano in qualsiasi modo, senza chiedere nulla in cambio, per aiutare la ragazzina che nella sua vita ha visto fino a poco fa solo tanta sofferenza.

Caramanna a Fanpage.it: "Tanti vogliono aiutarla gratuitamente"

"C'è chi si complimenta per il nostro lavoro – racconta Marco Caramanna, presidente della Casa di Matteo, a Fanpage.it – chi si offre per donare giocattoli o vestiti". Alcuni sono venuti di persona ad offrire il proprio sostegno. L'associazione che ospita e cura bimbi da 0 a 13 anni abbandonati e affetti da gravi disabilità, di solito, non accetta regali. Sulla sua pagina Instagram c'è una lista di Amazon con le necessità, alla quale si può aderire, dando un contributo fattivo al benessere dei bimbi, con l'acquisto di prodotti sanitati, igienizzanti, pannolini, guanti, creme.

Elsa è arrivata alla Casa di Matteo dopo aver ricevuto le prime cure mediche al Santobono. Sottratta dagli assistenti sociali ai suoi genitori che per anni non l'avevano curata adeguatamente. Non è mai andata a scuola, mai stata vaccinata. Per 9 anni è stata un fantasma per le istituzioni e nessuno, tra familiari e vicini, aveva prima di adesso denunciato questa situazione. Alla Casa di Matteo ha imparato a sorridere. Qui ha cercato di instaurare un legame fin dal suo arrivo. Adesso, la priorità è recuperare la bimba dal punto di vista fisico, clinico e psicologico.

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