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Bimba di 7 anni morta folgorata nel campo rom di Giugliano: più controlli delle forze dell’ordine in zona

Dopo il tragico episodio dello scorso 13 gennaio, il prefetto di Napoli ha disposto un rafforzamento della vigilanza nella zona in cui sorge il campo rom a Giugliano.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Il prefetto di Napoli Michele di Bari ha deciso di aumentare i controlli delle forze dell'ordine nella zona del campo rom di Giugliano. La decisione è arrivata dopo la tragedia occorsa proprio nel campo nomadi in zona Ponte Riccio lo scorso 13 gennaio, quando una bambina di soli 7 anni che viveva lì insieme ai genitori è morta folgorata, presumibilmente dopo aver toccati alcuni cavi di elettricità scoperti.

Convocato a Giugliano il Comitato per l'ordine e la sicurezza

Oltre al rafforzamento delle misure di vigilanza da parte delle forze dell'ordine nella zona del campo rom, il prefetto di Napoli ha convocato, proprio a Giugliano, il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che si terrà nella popolosa città dell'hinterland partenopeo il prossimo 19 gennaio.

La morte della bimba di 7 anni nel campo rom di Giugliano

La tragedia si è verificata, come detto, lo scorso 13 gennaio. Dopo aver toccato i cavi dell'elettricità, la piccola è stata trasportata al Pronto Soccorso dell'ospedale San Giuliano, dove è arrivata in condizioni già critiche e dove, purtroppo, è deceduta, nonostante i tentativi dei sanitari di rianimarla.

Poco dopo la morte della piccola, l'ospedale giuglianese è stato preso d'assalto da circa 70 persone, amici e parenti dei genitori della bimba di 7 anni. Si è reso necessario l'intervento della Polizia di Stato per riportare la calma, ma per fortuna non si sono registrati atti di violenza.

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