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Bimba di 4 anni precipitata e morta a Palinuro, genitori indagati per omicidio colposo

La Procura di Vallo della Lucania ha iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, i genitori di Margarita, la bimba tedesca di 4 anni precipitata dal costone a Palinuro (Salerno) sabato scorso; l’ipotesi di reato è di omicidio colposo. Il sentiero dove si trovava la famiglia al momento della tragedia è stato sequestrato.
A cura di Nico Falco
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Sono stati iscritti nel registro degli indagati i genitori di Margarita Romanovna Rogova, la bambina tedesca di appena 4 anni che è precipitata dal costone roccioso di Punta Quaglia ed è finita in mare dopo un volo di 50 metri. La tragedia sabato scorso, 22 maggio, a Palinuro, frazione di Centola, in provincia di Salerno. La coppia si era incamminata lungo il sentiero dei Fortini e delle Torri di Capo Palinuro con cinque bambini al seguito, tutti di età inferiore ai sei anni, e senza una guida. L'ipotesi di reato è di omicidio colposo, i genitori della bimba sono indagati come atto dovuto.

Le indagini, condotte dalla Capitaneria di Porto di Palinuro, sono coordinate dalla Procura di Vallo della Lucania; inizialmente il fascicolo era stato aperto contro ignoti, poi la decisione di indagare la coppia: per gli inquirenti i genitori non avevano preso le precauzioni necessarie prima di intraprendere la camminata e, anzi, il fatto che fossero da soli e e i bambini fossero cinque rendeva impossibile tenere tutti i piccoli sotto controllo per evitare il rischio di incidenti come quello che si è verificato. Secondo la ricostruzione la bambina si sarebbe allontanata dal gruppetto e sarebbe scivolata sul costone, precipitando per una cinquantina di metri e finendo in mare.

Il corpo è stato recuperato dalla motovedetta della Capitaneria di Porto circa 40 minuti dopo, per la piccola non c'era più nulla da fare. La bimba sarebbe caduta in acqua ancora viva: secondo il medico legale Adamo Maiese sarebbe morta per annegamento. Il sentiero dove è avvenuta la tragedia è stato sequestrato e sono in corso ulteriori accertamenti per definirne la proprietà, per poi appurare che fosse tenuto in condizioni adeguate: nelle fasi iniziali infatti è emerso che molti tratti ricadono in terreni privati. La Procura ha liberato la salma della bambina ed ha autorizzato la cremazione.

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