Bimba di 13 anni costretta a badare alla casa e picchiata dal padre e dal fratello: i due uomini arrestati

Era soltanto una bambina, eppure doveva badare alla casa da sola, fare le faccende domestiche; in più, veniva continuamente vessata psicologicamente, e anche picchiata, dal padre e dal fratello. È durato cinque anni, da quando lei ne aveva 13, l'incubo di una ragazzina di Poggiomarino, nella provincia di Napoli, fino a quando questa mattina, giovedì 19 ottobre, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato i due uomini, come disposto dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, che sono accusati di maltrattamenti in famiglia ai danni di una minore e lesioni personali aggravate.
La vittima non voleva denunciare il padre e il fratello
Le indagini sono partite dopo l'ennesimo episodio di violenza, quando la giovane vittima ha avuto la possibilità di rifugiarsi in una comunità. Nonostante le continue vessazioni subite, la ragazza non era intenzionata a denunciare i familiari: ciononostante, le indagini dei carabinieri e della Procura di Torre Annunziata hanno permesso di ricostruire le condotte vessatorie, intimidatorie e le violenze attuate dai due uomini nei confronti della ragazzina.
In particolare, i militari dell'Arma hanno ricostruito numerosi episodi di violenza nei confronti della bambina che, fin da quando aveva 13 anni, era costretta a badare a tutte la faccende domestiche: se il padre e il fratello non erano soddisfatti del lavoro svolto, scattavano le aggressioni e le violenze.