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Bimba cade in casa e rischia di perdere un braccio, salvata dai medici a Napoli

Una bambina ha rischiato l’amputazione al gomito dopo una banale caduta in casa; è stata operata da una equipe del Santobono-Pausilipon e dell’Asl Napoli 1.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Una frattura al gomito, tra le più comuni in età pediatrica e di quelle che di solito si risolvono senza strascichi, stava per cambiare per sempre la vita di una bambina napoletana: l'osso stava occludendo l'arteria omerale, il rischio era che l'intero arto andasse in necrosi. La piccola avrebbe, insomma, perso l'avambraccio. Tragico epilogo che, però, è stato evitato da una equipe multidisciplinare di medici del Santobono-Pausilipon e dell'Asl Napoli 1, che con un intervento di otto ore hanno scongiurato l'amputazione. La madre della bambina ha inviato nei giorni scorsi una lettera di ringraziamento ai medici:

Al termine di questa brutta avventura non smetterò mai di ringraziare i medici, non solo per la professionalità manifestata in più di una circostanza, ma soprattutto per l’umanità e l’affetto disinteressato con cui si sono donati.

La storia, che dopo la forte apprensione si è conclusa con un lieto fine, comincia quando la piccola resta vittima di un banale incidente domestico: cade in casa e sbatte violentemente col gomito. I genitori la portano all'ospedale "Santobono" di Napoli, la prima diagnosi è di frattura omerale scomposta della parte inferiore del braccio, sicuramente dolorosa ma non preoccupante. Poi, però, quando sono pronti i risultati di radiografia, ecocolodoppler e Tac vascolare, lo scenario cambia. Anzi, precipita: "l'osso fratturato si era spostato in avanti fino quasi a sporgere sotto pelle con un conseguente strangolamento dell'arteria femorale". In pratica, ad avambraccio e mano non arriva più sangue, c'è il rischio di necrosi. Di dover amputare al gomito.

Unica alternativa, intervenire chirurgicamente quanto prima. Viene quindi contattata l'equipe della Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale del Mare, diretta dal dottor Gennaro Vigliotti. L'operazione viene eseguita dal dottore Pasquale Guida, direttore della Unità Operativa Complessa di ortopedia dell’Aorn Santobono-Pausilipon in sinergia con l’Equipe della Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale del Mare, composta dai dottori Fabio Spinetti e Daniela Di Lella. Sotto ai ferri la bimba rimane per oltre otto ore, la frattura ossea viene ricomposta e l'arteria compromessa viene decompressa.

"La sinergia tra Aziende Sanitarie – commenta Rodolfo Conenna, direttore generale dell’AORN Santobono-Pausilipon – ha reso possibile, in tempi brevissimi, un intervento di elevata complessità, consentendo alla piccola paziente di tornare a condurre una vita normale".

"La piccola sta bene, ha superato brillantemente la fase post operatoria ed è completamente guarita – sottolinea Ciro Verdoliva, direttore generale dell'Asl Napoli 1 Centro – è potuta tornare anche alla sua grande passione, il nuoto, grazie all’ottimo lavoro di collaborazione svolto dal personale delle due Aziende Sanitarie. A tutti loro ritengo debba andare il nostro ringraziamento più sincero".

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