Benny Gallo ucciso in un agguato, nel quartiere decine di manifesti chiedono giustizia
Il quartiere di San Pietro a Patierno, a Napoli, tappezzato di manifesti abusivi dedicati a Benny Gallo, il giovane di 24 anni ucciso in un agguato nel novembre 2020. I manifesti sono stati affissi anche sulle paline delle fermate del bus dell'Anm. Sopra sono riprodotti il volto del giovane, Benvenuto Gallo, soprannominato Benny, con una richiesta di giustizia: "È un anno – recita il manifesto – e ancora niente giustizia per te". A segnalare l'accaduto il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli (Europa Verde): "Diversi cittadini si sono rivolti a noi per segnalare la questione dell'affissione selvaggia di manifesti dedicati a Gallo con cui hanno anche coperto alcune paline delle fermate dei bus. Abbiamo segnalato la questione al Prefetto e alle forze dell’ordine – afferma Francesco Emilio Borrelli – affinché si preveda alla rimozione di questi manifesti. Bisogna rimettere le cose nell’ordine giusto, è tempo che si ripristini il corneo di legalità".
"Manifesti abusivi a San Pietro a Patierno – scrive Francesco Emilio Borrelli – per celebrare l‘anniversario della morte di Benny Gallo. Coperte anche le paline delle fermate dei bus. Il Quartiere vive nel terrore. Più volte – aggiunge il consigliere regionale ambientalista – siamo intervenuti sulla questione. Abbiamo chiesto nuovamente la rimozione dei manifesti. È tempo di ripristinare il senso di legalità. San Pietro a Patierno è tappezzata di nuovo da manifesti dedicati a Benvenuto Gallo, detto Benny, il 24enne ucciso durante un agguato nel novembre 2020″, scrive Borrelli in una nota.
Il 10 marzo 2021, a San Pietro a Patierno, all'ingresso della Villa Comunale in via Ortolani, fu cancellata su disposizione della Prefettura di Napoli, a seguito di un comitato per l'Ordine e la Sicurezza, la scritta "Benny vive", dedicata a Benvenuto Gallo. Il ragazzo, 24 anni, fu ferito alla nuca con un colpo di pistola e morì poco dopo, durante il trasporto in ospedale. Per il giovane era stato edificato anche un altarino, finito nell'elenco delle opere da rimuovere; dopo la decisione del Comune, a San Pietro a Patierno era stato vandalizzato il murale di Nino D'Angelo di Jorit: erano comparse le scritte "I morti vanno rispettati, non cancellati" e "Benny vive".