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Benevento, arrestato segretario provinciale Pd Carmine Valentino, ex sindaco di Sant’Agata dei Goti

Arrestato ai domiciliari per concussione il segretario provinciale del Pd di Benevento, Carmine Valentino, ex sindaco di Sant’Agata dei Goti e attuale consigliere comunale di opposizione nello stesso Comune. Valentino è stato arrestato questa mattina, su ordine della Procura di Benevento, guidata dal procuratore Aldo Policastro, dagli agenti della squadra mobile. Valentino, per il quale sono stati disposti i domiciliari, è gravemente indiziato per tentativo di concussione, turbata libertà degli incanti e rivelazione e utilizzazione di segreto di ufficio nel periodo in cui era sindaco.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Arrestato per concussione il segretario provinciale del Pd di Benevento, Carmine Valentino, ex sindaco di Sant'Agata dei Goti e attuale consigliere comunale di opposizione nello stesso Comune. Valentino, ora ai domiciliari, è stato arrestato questa mattina, su ordine della Procura di Benevento, guidata dal procuratore Aldo Policastro, dagli agenti della squadra mobile. L'esponente politico risulta «gravemente indiziato» di delitti di tentativo di concussione, turbata libertà degli incanti e rivelazione e utilizzazione di segreto di ufficio, tutti reati che sarebbero stati commessi mentre era in carica come  sindaco.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip del Tribunale di Benevento al termine delle indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, retta da Aldo Policastro. A Benevento si vota per le elezioni comunali il 3 e 4 ottobre prossimi e la notizia è deflagrata come un fulmine a ciel sereno.

L'inchiesta a Benevento

Questa mattina, a seguito di una lunga e complessa attività di indagine coordinata dalla Procura presso il Tribunale di Benevento, la Squadra Mobile della locale questura ha dato esecuzione all’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale sannita su richiesta della locale Procura, nei confronti dell'ex sindaco di Sant'Agata dei Goti. Tutto ruota intorno a una storia di gare e appalti per la riscossione dei tributi locali.

"Pressioni per l'appalto sulla riscossione tasse"

L’attività investigativa finora svolta dalla Polizia di Stato-Squadra Mobile di Benevento, coordinata da magistrati della Procura ha consentito, si legge in una nota diramata dopo l'arresto:

di acquisire gravi indizi nei confronti dell’indagato in ordine alla circostanza che, mentre ricopriva la carica di sindaco, nell’ambito di una procedura pubblica indetta dal Comune e finalizzata ad affidare in concessione le attività di supporto alla gestione e riscossione ordinaria delle entrate tributarie nonché l’accertamento e riscossione di imposte comunali ed altre entrate patrimoniali, tentava di costringere uno dei membri della commissione giudicatrice di tale procedura (che rivestiva l' incarico di segretario comunale) ad assegnare un punteggio maggiore – e comunque tale da garantire il punteggio complessivo più alto – all’offerta tecnica di una delle società partecipanti, società a cui il sindaco era indirettamente collegato mediante altra impresa, riconducibile ad un soggetto legato da vincoli di affinità con l’indagato.

In particolare Valentino, qualche giorno prima della prima seduta della commissione giudicatrice, secondo l'accusa, avrebbe avvicinato il commissario per consegnargli tre fogli su cui erano indicate le caratteristiche dell’impresa che avrebbe dovuto aggiudicarsi la procedura. La Procura spiega nella sua nota che l'allora sindaco non si sarebbe limitato a questo ma avrebbe anche fatto pressione ulteriore:

intimando in maniera diretta e perentoria di assegnare alla suddetta società partecipante il punteggio più alto per l’offerta tecnica, segnalando che l’offerta economica era stata la meno vantaggiosa.

Il fatto non ha poi avuto luogo, spiega la pubblica accusa: «per il rifiuto, opposto dalla persona offesa, la quale, per non accedere alla proposta illecita, era costretta a presentare le proprie dimissioni come membro della commissione giudicatrice e a provocare l’annullamento della procedura, adducendo formalmente vizi procedurali».

Dalla denuncia però sono scaturite intercettazioni telefoniche e acquisizione di atti che a parere dell’accusa e del Gip, in questa fase, rappresentano chiaro riscontro alle dichiarazioni rese e confermano la versione dei fatti.

In pratica il sindaco sapeva (e non doveva) che l’impresa da favorire aveva effettivamente presentato, prima che accadessero i fatti, l’offerta economica meno vantaggiosa delle altre società partecipanti alla gara d’appalto. Non solo: nel corso delle indagini, proprio mentre si stava per procedere allo svolgimento della nuova gara, al segretario comunale è stata revocata la posizione organizzativa di responsabile dell’area amministrativa ricoperta fino a quel momento.

Valentino sospeso dal Pd, nominato commissario

Subito dopo i fatti il Partito Democratico di Benevento ha convocato una conferenza stampa del Pd Sannio cui hanno preso parte i membri della segreteria ed il presidente Giovanni Zarro, per annunciare le dimissioni e la sospensione dal partito di Carmine Valentino e ulteriori, conseguenti, adempimenti.

Nel pomeriggio di oggi segretario nazionale Enrico Letta ha nominato Enrico Borghi, deputato, responsabile Politiche per la Sicurezza della segreteria nazionale Pd e membro del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), commissario del Partito Democratico nel comune sannita.

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