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Bene confiscato alla camorra, ma era occupato abusivamente dal figlio del vecchio proprietario

A Torre Annunziata, nella provincia di Napoli, Polizia di Stato e Polizia Locale hanno proceduto allo sgombero di un bene confiscato alla camorra, occupato abusivamente dal figlio dell’ex proprietario e dalla sua compagna.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Un bene, anzi per la precisione due beni confiscati alla camorra, due fondi agricoli a Torre Annunziata, nella provincia di Napoli, erano occupati abusivamente da due persone, il figlio dell'ex proprietario e la sua compagna convivente: nella giornata odierna, agenti della Polizia di Stato e della Polizia Locale, hanno proceduto allo sgombero coatto di uno dei due fondi agricoli a carico dei due indagati per il reato di invasione di terreni o edifici di proprietà pubblica.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, hanno permesso di ricostruire quanto accaduto. I due fondi agricoli, confiscati alla camorra nel 2012, erano stati affidati per scopi sociali al Comune di Torre Annunziata nel 2021. Come accertato, però, nel 2020, un provvedimento del sindaco di Torre Annunziata, poi revocato, aveva dato in gestione uno dei due fondi agricoli alla compagna convivente del figlio dell'uomo a cui il terreno era stato originariamente confiscato.

Nel 2022 si è proceduto a constatare che i fondi agricoli erano ancora occupati abusivamente dai due indagati, pertanto il Comune aveva emanato ordinanza di sgombero per entrambi. Le ultime indagini, però, hanno accertato che, nonostante le ordinanze e i sigilli apposti dalle forze dell'ordine, i due terreni agricoli erano ancora occupati abusivamente. Pertanto, in data odierna, giovedì 27 marzo, i poliziotti hanno proceduto a sgomberare uno dei due fondi agricoli; per l'altro, come detto, c'è già una ordinanza di sgombero, che verrà eseguita successivamente.

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