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Bed and breakfast e case vacanza a Napoli: bloccate iscrizioni di AirBnb e Booking. Il motivo? La nuova legge

Le piattaforme online stanno chiedendo agli iscritti che gestiscono le strutture ricettive le informazioni catastali. Orlando (Aigo): “Mille richieste di Cusr ferme al Comune di Napoli”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Stop alle iscrizioni di B&B e Case Vacanze sulle piattaforme online a Napoli per chi non ha il Codice Unico identificativo delle Strutture Ricettive (CUSR), entrato in vigore in Campania dallo scorso 1 novembre. I grandi portali web, come Booking e AirBnB, stanno inviando migliaia di email in questi giorni ai loro iscritti per chiedere di fornire le informazioni per la registrazione catastale degli alloggi. Per completare le iscrizioni servono il Cusr o il Cin, il suo omologo a livello nazionale. Una richiesta dettata dalla necessità di rispettare la normativa fiscale DAC7, emanata dall'Unione Europea, alla quale sono tenute tutte le piattaforme online.

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Le richieste inviate al Comune

A Napoli, però, sono in pochissimi ad avere questo codice e per chi non lo ha le nuove iscrizioni di B&B, case vacanze e camere in affitto sono di fatto bloccate. Il Cusr dovrebbe essere fornito dallo Sportello Unico Attività Produttive (Suap), dove nelle scorse settimana sono arrivate migliaia di richieste, ma finora sono poche le pratiche evase.

"Positivo combattere l'abusivismo – commenta Piergaetano Orlando, dell'associazione Aigo Confesercenti – Ma occorre anche che le procedure siano celeri. Circa mille richieste per il Cusr sono state inviate agli uffici comunali, ma finora non abbiamo ricevuto risposte".

Al momento le piattaforme online non hanno cancellato alcuna struttura iscritta. Ma entro il 31 gennaio 2024 i gestori dovranno comunicare le prime informazioni sul 2023 sulle vendite di beni e prestazioni dei propri utenti sulle rispettive App all’Agenzia delle Entrate. La procedura dello scambio automatico delle informazioni sul reddito degli utenti dovrebbe entrare quindi a regime entro febbraio 2024, come previsto dal Decreto Legislativo 32/2023.

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Le email di Booking e AirBnB ai titolari delle case in affitto

Le piattaforme come Booking e AirBnB hanno cominciato a inviare le email ai propri iscritti che gestiscono strutture ricettive per raccogliere le informazioni. Nel caso siano registrate più strutture, bisogna indicare il codice per ciascuna di esse.

“Per rispettare la normativa fiscale DAC7 emanata dall'Unione Europea – si legge in una delle email inviate da Booking – Booking.com deve segnalare il numero di iscrizione al registro catastale per ogni struttura situata nell'UE e presente sulla sua piattaforma. Il numero di iscrizione al registro catastale, noto anche come identificativo catastale, è un codice identificativo unico assegnato a una struttura e riportato nel registro ufficiale”.

Dello stesso tenore anche le comunicazioni di AirBnB, che ai suoi utenti chiede di fornire le informazioni per la registrazione catastale dell’alloggio:

Aggiungi un numero di registrazione catastale per ogni alloggio nell'UE. I numeri di registrazione catastale sono codici univoci assegnati alle proprietà nell'UE. Di solito puoi trovare questi numero presso l'ufficio del catasto della tua zona”.

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