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B&b abusivi nelle case del Comune, dopo l’inchiesta di Fanpage.it scattano i blitz della polizia municipale

Locali sequestrati, sanzioni e denunce per le proprietà del Comune di Napoli affittate abusivamente come case vacanze. Si tratta delle abitazioni mostrate dall’inchiesta di Fanpage.it “Sfruttanapoli”.
A cura di Antonio Musella
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A circa due mesi dalla pubblicazione dell'inchiesta "Sfruttanapoli" di Fanpage.it, sui danni del processo di turistificazione della città, la polizia municipale di Napoli si muove per contrastare le varie illegalità evidenziate dal nostro lavoro sul patrimonio del Comune di Napoli. Nell'inchiesta avevamo mostrato come in alcune proprietà del Comune di Napoli, nel territorio della Municipalità 2, in pieno centro storico, le abitazioni dell'amministrazione venivano usate come case vacanza in affitto in maniera completamente abusiva. Non solo le abitazioni, in almeno due casi, erano state occupate abusivamente, ma all'interno erano stati fatti dei lavori per realizzare case per turisti che erano regolarmente usufruibili sulle principali piattaforme online.

Trascorrere una notte in una di queste tre case vacanze abusive arrivava a costare fino a oltre 200 euro per una famiglia di 4 persone. La polizia municipale del Comune di Napoli è intervenuta con una serie di blitz all'interno degli edifici segnalati nell'inchiesta di Fanpage.it riscontrando, oltre all'esercizio abusivo dell'attività recettiva, anche altri illeciti. L'intervento dei vigili urbani era stato sollecitato anche da Gennaro Esposito, consigliere comunale di Azione, e Chiara Capretti, consigliera della Municipalità 2 di Potere al Popolo, subito dopo la pubblicazione dell'inchiesta "Sfruttanapoli"

Il blitz: attività abusiva e lavori non autorizzati

La nota della polizia municipale di Napoli spiega come, a partire dal servizio di Fanpage.it, gli agenti abbiano avviato le indagini su tre stabili in Via Santa Maria Ognibene, Vico Vacche a San Liborio e Vico Pallonetto a Santa Chiara, esattamente le tre strutture mostrate nell'inchiesta. "È emerso che in Via Santa Maria Ognibene, sebbene al momento non si riscontravano abusi, in passato era stata svolta l’attività ricettiva senza autorizzazioni – scrive la polizia municipale in una nota – per tale motivo è stata identificata e deferita all'Autorità Giudiziaria tale F.M., che oltre ad utilizzare l'immobile per locazioni brevi, aveva effettuato modifiche edilizie non autorizzate".

Su un altro immobile, un basso in Vico Vacche a San Liborio, si è accertato che si trattava addirittura di un edificio che al catasto risulterebbe un deposito di proprietà del Comune di Napoli: "In Vico Vacche a San Liborio l'immobile, originariamente classificato come deposito magazzino, aveva subito sostanziali modifiche edili abusive e adibito a civile abitazione. Per tali abusi è stata identificata la responsabile, D.L., occupante senza titolo. Durante l'indagine, è stata scoperta, in un immobile adiacente, un'ulteriore attività di casa vacanza abusiva. In entrambi i casi i responsabili sono stati verbalizzati e deferiti all'Autorità Giudiziaria", riportano i vigili.

Infine gli agenti sono intervenuti nell'appartamento di Vico Pallonetto a Santa Chiara, sempre oggetto dell'inchiesta di Fanpage.it: "In Vico Pallonetto a Santa Chiara, accertata l’attività senza titoli di una casa vacanza, è stata identificata e deferita all’Autorità Giudiziaria tale C.M. e l'immobile sottoposto a sequestro preventivo". La Polizia Municipale ha avvisato gli uffici comunali per tutti gli atti conseguenziali.

"Agire subito per tutelare il diritto all'abitare"

Subito dopo la pubblicazione dell'inchiesta di Fanpage.it, diversi amministratori locali avevano preso parola chiedendo un intervento immediato degli organi di polizia municipale sui casi mostrati dall'inchiesta in cui il patrimonio del Comune di Napoli veniva utilizzato illegalmente. Tra questi il consigliere comunale di Azione, Gennaro Esposito, da sempre impegnato sui danni dovuti all'impatto dei processi di turistificazione della città. "È importante che l’amministrazione reagisca prontamente a questi abusi per la delicatezza della materia che riguarda i bisogni abitativi dei cittadini in difficoltà" spiega Esposito a Fanpage.it. "Non è accettabile che beni destinati a soddisfare il diritto costituzionale alla casa siano distratti per sfruttamento economico da parte di soggetti non legittimati".

Il richiamo alla tutela del diritto all'abitare arriva anche da Chiara Capretti, consigliera della Municipalità 2 di Potere al Popolo, che chiese anche lei ufficialmente l'intervento della polizia municipale dopo la pubblicazione dell'inchiesta. "Dopo le azioni della polizia locale é necessario che questi appartamenti, come tanti altri appartamenti del patrimonio pubblico del Comune, siano destinati davvero per fini sociali per chi ne ha più bisogno, chi oggi vive una gravissima emergenza abitativa senza ottenere risposte dall'amministrazione Manfredi" sottolinea la consigliera di Pap. "La campagna "Resta Abitante della città" chiede che ci sia anche un intervento di limitazione delle licenze per l'extra alberghiero che ha fatto impazzire il mercato immobiliare in città e che si garantisca il diritto alla casa fermando la svendita del patrimonio immobiliare" spiega.

Stanno infatti crescendo le mobilitazioni in città per chiedere al Comune di Napoli una delibera quadro che limiti la diffusione di B&B e case vacanze e che proponga uno schema di regole rigido a tutela dei residenti, provando a mettere un freno al mercato immobiliare cittadino completamente in balia della bolla speculativa dovuta al processo di turistificazione. Il prossimo 6 giugno alle ore 17 al Parco Ventaglieri, ci sarà un'assemblea pubblica della campagna "Resta abitante della città" per discutere la proposta di delibera di iniziativa popolare, da sottoporre all'amministrazione comunale.

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