Perché il mare di Napoli è diventato verde: le analisi spiegano cosa è accaduto

L’Arpac ha reso noti i risultati definitivi sui campioni prelevati nel Golfo di Napoli, dopo che il mare nei giorni scorsi aveva presentato una insolita colorazione verde.
A cura di Valerio Papadia
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Per alcuni giorni, cittadini e turisti si sono interrogati sulla strana colorazione del mare di Napoli che, soprattutto nella zona di Mergellina e del Lungomare, è apparso di un insolito verde. E oggi l'Arpac – l'Agenzia regionale per la protezione ambientale – dopo aver fornito, già nei giorni scorsi, rassicurazioni sulla natura del fenomeno, ha fugato ogni dubbio: le analisi sui campioni prelevati nel Golfo di Napoli non evidenziano un'anomala presenza di batteri fecali, Escherichia coli ed Enterococchi intestinali.

I campioni sono stati prelevati nelle acque di Posillipo, nel tratto di mare antistante Palazzo Donn'Anna, e sul Lungomare, in particolare in via Caracciolo, via Partenope e piazza Nazario Sauro. Le analisi effettuate dall'Arpac hanno dunque indicato che la presenza dei summenzionati batteri non supera i limiti imposti dalla legge.

Il mare diventato verde a causa del caldo e delle troppe alghe

Come l'Agenzia per la protezione ambientale della Campania aveva già evidenziato nei giorni scorsi, il mare è diventato verde a causa di una massiccia fioritura di microalghe. Dai campioni prelevati in mare, infatti, è emerso che lo strato superiore dell'acqua – i primi 5/7 metri – ovvero quelli caratterizzati dall'insolita colorazione verde, era contraddistinto da una temperatura molto alta, tra i 28,5 e i 29,5 gradi.

Inoltre, l'acqua si presentava molto torbida, con una concentrazione di clorofilla tra i 2 e i 3,5 microgrammi per litro, che induce a una sovrasaturazione di ossigeno. Tutti elementi, questi, che hanno contribuito a creare la sovraproduzione di alghe e a conferire l'insolita colorazione verde al mare del Golfo.

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