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“Basta morti sul lavoro”: caschi gialli insanguinati in Piazza del Plebiscito a Napoli

Caschi insanguinati e sagome nere sulle lenzuola: a Napoli manifestazione degli operai edili contro le morti sul lavoro. I sindacati: “Una strage”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Sagome nere tracciate sulle lenzuola, come i rilievi delle forze dell'ordine dopo un incidente. Caschi gialli insanguinati, come quelli che vengono ogni giorno recuperati dopo l'ennesima morte sul lavoro. A Napoli monta la rabbia degli operai, una delle categorie più flagellate dalle morti "bianche", quelle cioè che avvengono sul posto di lavoro, a volte per una banale disattenzione, il più delle volte a causa di mancanza quasi assoluta di misure di sicurezza. Una strage senza età: dall'operaio prossimo alla pensione al giovane che lavora in nero, nei cantieri si muore tutti i giorni, in tutta Italia. I loro nomi sono stati scritti sulle lenzuola bianche apparse oggi in piazza.

Oggi a scendere in piazza sono stati i lavoratori edili impegnati nei cantieri delle linea della metropolitana di Napoli (la 1 Garibaldi-Piscinola, la 6 Mergellina-Municipio, la 7 Soccavo-Zoo) e l'Alifana, che hanno scelto di manifestare davanti alla Prefettura di Napoli in piazza del Plebiscito. Davanti a Palazzo della Foresteria c'erano tutte le sigle sindacali di categoria, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, che oggi avevano indetto uno sciopero di otto ore proprio per sensibilizzare sul tema delle morti bianche, dopo il tragico incidente di due giorni fa avvenuto nel cantiere della Metropolitana a Capodichino. Mercoledì 29 maggio, proprio in Prefettura, si terrà un vertice richiesto dai sindacati con il Comune di Napoli, la Regione Campania e gli organi preposti alla vigilanza.

"Oggi è la giornata dell'indignazione e della rabbia, oggi è la giornata dello sciopero. Crediamo che questo Governo debba subito convocare le parti sociali, le organizzazioni sindacali per confrontarsi su che tipo di impresa e di organizzazione del lavoro si vuole favorire in questo Paese", ha spiegato Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania. Gli fa eco Antonio Altobelli, della segreteria Cisl Napoli, che ricorda: "Sono anni che facciamo una campagna di sensibilizzazione contro le morti e contro gli incidenti sul lavoro. Adesso basta. Occorrono più responsabilità, più formazione, più controlli sui luoghi di lavoro, più prevenzione. Una nuova cultura della sicurezza che favorisca la percezione del rischio". Per Giovanni Sgambati, segretario generale Uil Campania e Napoli, "è una strage, noi continueremo questa mobilitazione finché non avremo ottenuto risposte concrete. Questo è il sindacato: mobilitazione e accordi".

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