Bassolino derubato sull’autobus, blocca il ladro e recupera il telefono
Anche l'ex governatore della Campania (ed ex sindaco di Napoli, oggi consigliere comunale) ha dovuto fare i conti con i borseggiatori: uno dei manolesta che "vivono" sui mezzi pubblici napoletani ha infilato la mano nella tasca di Antonio Bassolino e gli ha preso il cellulare. Ma la disavventura si è conclusa con un lieto fine: il politico si è reso conto in tempo di essere stato derubato e ha bloccato il ladro prima che riuscisse a dileguarsi, grazie a un altro passeggero che lo ha aiutato. A raccontare l'episodio è lo stesso Bassolino attraverso il suo profilo Facebook, che ormai da tempo utilizza quotidianamente per diffondere piccoli aneddoti del suo quotidiano.
"Sul 140 mi sfila il cellulare dalla giacca – scrive Bassolino nel post – ma per fortuna un signore gesticolando mi fa capire e così sono riuscito a riprenderlo bloccando il ladro un attimo prima che scendesse dal bus". Il post, manco a dirlo, è stato subito inondato di reazioni: quasi 400 like e, negli oltre cento commenti, parole di solidarietà, plauso a chi lo ha messo in guardia indicandogli il ladro e anche numerosi messaggi che, raccontando anche episodi personali, sottolineano come la microcriminalità abbia assunto dimensioni che definire preoccupanti sarebbe un eufemismo.
Il documentario "Napoli, i re del borseggio"
E non è certo una novità degli ultimi anni: verso la fine del 2011, quando Luigi De Magistris aveva da pochi mesi cominciato il primo mandato (succedendo a Rosa Russo Iervolino) il canale National Geographic aveva pubblicato il documentario "Napoli, i re del borseggio", nel quale Bob Arno, showman di Las Vegas, cercava (e trovava) quelli che venivano definiti come leggendari borseggiatori di stanza proprio a Napoli perché gli mostrassero le loro tecniche. Erano veri ladri o semplici attori? La risposta, definitiva e al netto di ogni complottismo, è arrivata nel 2018, quando i carabinieri hanno arrestato quello che nel documentario veniva definito il maestro dei borseggiatori: in manette, naturalmente, ci era finito per avere sfilato un portafogli in autobus.