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Bar e ristoranti a Napoli, stop musica alta e tavolini selvaggi. “No ai cicchetti a 1 euro”. Le nuove regole

In arrivo il nuovo regolamento sulla movida. QR code obbligatorio per i tavolini. Consorzi tra locali di quartiere per decidere orari di chiusura. Locali chiusi dopo 2 diffide: prima ne servivano 3.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Stop alla musica alta e ai tavolini selvaggi di bar e ristoranti a Napoli. Tutti i locali dovranno dotarsi di QR code obbligatorio per segnare i tavolini previsti dalle concessioni. Ci saranno consorzi di quartiere tra i baretti che potranno decidere in autonomia, d'intesa con le istituzioni, orari notturni di chiusura e l'eventuale divieto di vendita di superalcolici e cicchetti a 1 o 2 euro, con controlli più serrati su chi vende l'alcol ai minori, fenomeno vietato dalla legge. I commercianti e gli imprenditori dovranno garantire il decoro delle botteghe e dei locali, spazzando all'esterno degli ingressi e non lasciando rifiuti di alcun genere.

Ispettori Asl ed Arpac potenzieranno le verifiche rispettivamente sull'igiene dei locali e sul rispetto dei limiti di decibel. Sanzioni più pesanti per chi viola le regole: locali chiusi per 3 giorni dopo 2 diffide. Finora ne servivano 3. Sono solo alcune delle novità introdotte dai nuovi regolamenti di Pubblica Sicurezza e "per la serena e civile convivenza con le attività commerciali, pubblici esercizi e svago nelle aree private e pubbliche". Rispetto alla prima stesura, che raccoglieva anche regole già scritte dalla precedente Amministrazione, la formulazione finale del regolamento è più essenziale, incentrata sugli aspetti della tutela del decoro e di una fruizione sicura degli spazi urbani e degli edifici pubblici e privati.

Arriva il nuovo regolamento sulla movida

Il regolamento è quasi pronto, si stanno preparando gli ultimi emendamenti, e dovrebbe andare in consiglio comunale tra un paio di settimane per l'approvazione. A differenza dell'ordinanza sindacale sulla movida, scaduta lo scorso giugno, non ci saranno orari di chiusura notturni per bar e ristoranti. Il regolamento, infatti, non può prevederli, in quanto non è contingibile e urgente. Ma saranno incentivati i consorzi tra i borghi commerciali di quartiere. Saranno questi ultimi, poi, attraverso una modalità pattizia, a decidere se eventualmente fissare degli orari di chiusura notturni e se prevedere, ad esempio, un limite minimo per il prezzo dei superalcolici e dei cosiddetti cicchetti, in modo da disincentivare la vendita di alcol ai giovani e in particolare ai minori, che è vietata comunque, in quest'ultimo caso, dalla legge.

Sanzioni più severe: chiusura dopo 2 diffide

Tra le novità ci saranno le pene più severe per i trasgressori. Chi viola le regole rischierà la chiusura del locale per 3 giorni dopo la seconda multa. Attualmente il sistema prevede multa alla prima infrazione, diffida alla seconda e chiusura alla terza. Adesso, invece, la chiusura scatterà direttamente alla seconda infrazione. Altre novità già annunciate, l'istituzione della "Consulta della notte" e del "delegato della notte". Il percorso istruttorio dei regolamenti di polizia urbana e per la serena e civile convivenza tra cittadinanza e attività commerciali è quasi concluso.

Oggi, i documenti sono stati discussi dalla commissione Polizia Locale e Legalità, presieduta da Pasquale Esposito, con li assessori alla Polizia Locale Antonio De Iesu e alle Attività Produttive Teresa Armato. È stato illustrato il lavoro svolto in questi mesi insieme alla commissione, alle Municipalità, alle associazioni di categoria e ai rappresentanti dei residenti nelle zone maggiormente interessate dalla “movida” cittadina. Prima di portare i regolamenti in Consiglio comunale, sarà completato l’esame degli emendamenti presentati dai consiglieri.

Armato: "I negozianti dovranno spazzare all'esterno delle botteghe"

"Insieme alle disposizioni del regolamento rivolto alle attività produttive – ha spiegato l’assessore Teresa Armato – che fanno riferimento ad una serie di azioni volte a garantire la convivenza civile, dallo spazzamento delle aree antistanti gli esercizi pubblici alla definizione delle misure per contenere rumori molesti e garantire più efficaci controlli sul rispetto degli spazi occupati, si lavora alla definizione di un disciplinare di linee guida per tavolini e dehors".

La ricerca di un punto di equilibrio tra libertà di cittadini e turisti di godere degli spazi all’aperto e diritto alla serenità passa per la condivisione con gli imprenditori, ha ricordato l’assessore De Iesu, spiegando che il Comune è chiamato a rispettare la normativa nazionale in materia di libertà imprenditoriale e non può quindi prevedere limiti orari, ma solo far rispettare le norme sulla vendita di alcol, in particolare ai minori.

Esposito: "Decideremo assieme alla cittadinanza"

"Innanzitutto voglio ringraziare i Consiglieri di ogni gruppo politico – commenta il presidente della commissione Polizia Locale e legalità, Pasquale Esposito (Pd) – i quali in Commissione hanno svolto un lavoro meticoloso e senza preconcetti, per offrire alla città regolamenti chiari per migliorare la convivenza tra attività commerciali e cittadinanza e per tutelare le attività che rispettano le norme e che non recano disagi alla collettività. Quindi l'intento è appunto quello di fare chiarezza e prevedere sanzioni applicabili secondo le norme previste dalla legge soprattutto in presenza di reietazione delle violazioni. Ovviamente deve essere fatto un lavoro organizzativo importante partendo dalle forze della Polizia Municipale e principalmente nelle zone maggiormente attenzionate ed individuate anche con un confronto avvenuto con le Municipalità".

Per Sergio D'Angelo (Napoli Solidale-Europa Verde), "bene lo sforzo di adottare una soluzione improntata al massimo equilibrio possibile, auspicando la previsione di sanzioni equilibrate; ha ricordato, poi, la proposta di emendamenti del suo gruppo che prevedono le figure della consulta e del garante della notte". Alessandra Clemente (Misto) si è detta soddisfatta per la proposta di regolamenti dal contenuto nettamente diverso da quello dell’ordinanza ormai scaduta. La città è cambiata e la percezione della sicurezza va assicurata dai servizi pubblici come la pulizia, il trasporto pubblico e la presenza delle forze dell'ordine. Le Municipalità e la Polizia Locale vanno sensibilizzate rispetto a linee guida che garantiscano il diritto dei pedoni al libero passaggio.

Iris Savastano (Forza Italia) ha auspicato un dibattito nel merito degli emendamenti e chiarimenti rispetto alle strategie per il rispetto e l'attuazione delle regole fissate. Per Massimo Cilenti (Napoli Libera) il lavoro intelligente sui regolamenti ha messo in luce la necessità di fissare regole chiare e condivise con gli operatori del settore; quella che va assolutamente garantita, però, è la libertà di movimento delle persone, in particolare quelle diversamente abili.

Per Nino Simeone, "adesso sarà complicato trovare un metodo e soprattutto una soluzione giusta. Dal "troppo spazio" al "poco spazio" ci vuole veramente un niente". Per i consiglieri Luigi Carbone e Gennaro Demetrio Paipais "ci sarà massima condivisione con la cittadinanza. Il principio del regolamento cambia, da impositivo a condiviso". "Con i consorzi di quartiere dei locali – conclude Carbone – si potranno decidere eventuali orari di chiusura e vietare, ad esempio, la vendita dei superalcolici a prezzi stracciati che richiama spesso i giovanissimi".

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