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Bar Calise di Ischia, sequestro da 1,2 milioni ai re del cornetto ischitano

Bancarotta fraudolenta sull’isola di ischia, sequestro preventivo milionario per cinque imprenditori. Nel mirino una nota attività dell’isola Verde.
A cura di Redazione Napoli
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Bufera finanziaria coinvolge i titolari del notissimo Bar Calise di Ischia, apprezzato da turisti e residenti per location, impeccabile servizio e per il leggendario "cornetto ischitano". Il 28 giugno i militari della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Napoli di beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di euro.

La misura è stata disposta nei confronti di cinque imprenditori indagati, tra l’altro, per i reati di bancarotta fraudolenta ed omesso versamento di ritenute. L'indagine riguarda gli imprenditori Calise, noti sull'isola Verde per il loro bar-caffetteria-gastronomia-gelateria che produce il particolare cornetto.
Coinvolto anche Domenico Raccioppoli, del gruppo Raccioppoli, leader nella produzione di imballaggi per i settori industriali e moda da qualche anno patròn del bar Calise (a quanto si apprende la sede principale, in piazza degli Eroi a Ischia, resta operativa).

Il sequestro – si legge nella nota della Finanza – è l’epilogo di indagini condotte nei confronti del gruppo imprenditoriale ischitano che, pur trovandosi in uno stato di insolvenza irreversibile, avrebbe realizzato distrazioni in danno del ceto creditorio mediante «la non corretta tenuta della contabilità aziendale e false informazioni riportate in bilancio».
È la stessa nota della Procura che avverte:

i destinatari dei provvedimenti sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

I finanzieri oggi hanno perquisito anche gli uffici e le abitazioni di due commercialisti, anche loro indagati. Marchio e strutture vennero ceduti nel maggio del 2021 per una ventina di milioni di euro, un'operazione finalizzata ad evitare il crac. La società ha anche chiesto un concordato preventivo al tribunale di Napoli che è in corso di valutazione.

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