Bambino ucciso dai pitbull: il 2 maggio il dissequestro dei cani, poi la decisione della magistratura
Giovedì, 2 maggio, si concluderà il sequestro sanitario per i due pitbull che hanno ucciso il bimbo di 13 mesi ad Eboli (Salerno); a quel punto si dovrà attendere la decisione della magistratura, che dovrà stabilire se dovranno essere abbattuti o meno. I due cani, Totò e Pablo, si trovano a Pignataro Maggiore (Caserta), nel canile "Dog's Town". Sulla tragedia c'è in corso una indagine, affidata ai carabinieri e coordinata dalla Procura di Salerno; tra gli aspetti da chiarire, quello della tempestività dell'intervento: i soccorsi sarebbero stati allertati circa 30 minuti dopo l'aggressione.
I cani sottoposti a sequestro sanitario
Al momento i due pitbull, di proprietà di amici di famiglia del neonato morto, sono sottoposti a sequestro sanitario. Si tratta di un periodo di osservazione della durata di 10 giorni che serve per monitorare le loro condizioni di salute e il comportamento, per capire se sono affetti da rabbia o se manifestano pericolosità. Il 2 maggio l'Asl di Caserta (di competenza per il territorio in cui si trova Dog's Town) sarà nella struttura per lo scioglimento del sequestro.
Neonato di 13 mesi ucciso da due pitbull ad Eboli
Il bimbo è stato azzannato a pochi passi dalla sua abitazione, nella frazione Campolongo, nella mattina dello scorso 22 aprile. Il piccolo sarebbe morto in pochissimi minuti, azzannato al corpo e alla testa. La telefonata al 118 sarebbe arrivata alle 8.30, ma alcuni residenti della zona avrebbero dichiarato di avere sentire le urla provenienti dalla villetta poco prima delle 8, quindi circa mezz'ora prima.
Altro punto, quello ancora più strettamente connesso alla dinamica: il bambino, secondo le testimonianze, sarebbe stato in braccio allo zio e i cani, lasciati liberi, gli si sarebbero avventati contro, mordendo anche l'uomo.