Bambino ucciso dai pitbull a Eboli, sepolto a Salerno accanto alla zia e ai bisnonni
È stato sepolto questa mattina nel cimitero di Salerno il bimbo di 13 mesi attaccato e ucciso da due pitbull a Campolongo, frazione di Eboli, in provincia di Salerno; i funerali si sono tenuti ieri, 25 aprile, questa mattina i familiari hanno dato l'ultimo addio davanti alla bara bianca coperta di rose e con sopra una foto sorridente del piccolo. A scegliere il luogo sono stati il nonno e la mamma del bimbo, perché le spoglie riposassero vicino a quelle della zia e dei bisnonni.
Questa mattina i nonni Domenico e Alfredina hanno collocato alcuni gigli bianchi sul feretro, gli amici hanno lasciato rose bianche, mentre il comitato di quartiere Campolongo-Aversana ha portato margherite e rose; un fascio di rose bianche è stato portato da Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno, presente all'inumazione. Strazianti le parole del nonno, col viso provato dalla sofferenza e dalle notti insonni, che in questi giorni non si è mai staccato dalla bara: "Ora non ho neanche più la bara vicino a me".
La tragedia si è consumata in pochi minuti nella mattinata del 22 aprile. Il bimbo era in braccio allo zio quando è stato attaccato dai due cani, prima l'uno e poi lo altro: i pitbull, appartenenti a un'amica di famiglia, lo avrebbero strappato dalle mani dell'uomo azzannandolo ripetutamente; l'autopsia ha evidenziato la presenza di numerosi morsi, tra cui quelli fatali alla nuca, e lesioni alla colonna vertebrale. Inutili i tentativi di salvarlo della mamma e dello zio, rimasti anche loro feriti. Sulla vicenda indagano i carabinieri della Compagnia di Eboli, guidati dal capitano Greta Gentili; gli indagati sono 5, tra cui la madre e gli zii. I due molossi sono stati portati nel canile di Eboli.