Bambino annegato a Torre del Greco: interrogata la madre
Dovrà essere lei, sperano gli inquirenti, a fornire indicazioni su cosa sia accaduto a suo figlio nella tarda serata di ieri, domenica 3 gennaio: la madre del bimbo di due anni annegato a Torre del Greco intorno alle 22.30 è stata interrogata dai magistrati della Procura di Torre Annunziata e dai carabinieri che seguono le indagini. Gli inquirenti vogliono capire se la donna abbia svolto un ruolo o abbia avuto qualche responsabilità nella morte del bambino: secondo alcune testimonianze, a cui le indagini dovranno trovare riscontro, la donna avrebbe tentato di suicidarsi, trascinando con sé il piccolo; mentre il bimbo è stato gettato in acqua, annegando purtroppo quasi subito, la donna sarebbe stata fermata in tempo. Saranno, come ribadito, le indagini, a fare piena luce su questo aspetto della vicenda e, in generale, su tutta la storia.
La salma del piccolo e la spiaggia sono state messe sotto sequestro
Per approfondire le indagini, come da prassi in casi del genere, il magistrato di turno della Procura di Torre Annunziata che, nella serata di ieri, si è recato sul luogo della tragedia, ha disposto il sequestro della salma della piccola vittima, sulla quale nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia, che fornirà altri elementi utili alle indagini. Anche il tratto di spiaggia teatro della tragedia, su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, è stato posto sotto sequestro per consentire tutti i rilievi del caso. Proprio lì, dove il bimbo di due anni è annegato, in località La Scala, qualcuno ha piantato una croce di legno, in segno di lutto e in memoria della piccola vittima.