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Bambino alla guida di un motoscafo sui social: “Non vedo”. Il papà: “Vai che sei il più forte

Il video, realizzato dal genitore del bambino al timone del potente motoscafo, è finito sui social network. Non è il primo episodio simile di questa estate nel Golfo di Napoli.
A cura di Redazione Napoli
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Un ragazzino è alla guida di un motoscafo in quello che sembra il Golfo di Napoli mentre il papà lo riprende per poi far finire poco dopo il filmato sui social network. Durante la scena si sente il bambino dire al genitore "non vedo, non vedo", e questo di tutta risposta rassicurarlo entusiasta continuando a filmare: "Vedi, vedi" e ancora "Vai capitano", "Sei il più forte! E io sono il tuo marinaio".

Il video, pubblicato su Tik Tok, è stato ripreso successivamente dal consigliere regionale della Campania Francesco Emilio Borrelli su Facebook, accompagnato da una denuncia: "Purtroppo nel corso di questa estate abbiamo ricevuto numerosi video postati sui social di bambini alla guida di potenti motoscafi. A questo campionario di irresponsabilità e assoluta incapacità genitoriale se ne aggiunge un altro, realizzato da un autore con chiaro accento partenopeo, che mi ha colpito particolarmente.  Stavolta il giovanissimo pilota guida a tutto gas spingendo un motore di 40 cavalli, ma si lamenta di non riuscire a vedere niente davanti perché arriva a stento a superare il timone".

Sono almeno altri due gli episodi venuti all'onore delle cronache tramite altrettanti video social, entrambi avvenuti a Castellammare di Stabia tra maggio e giugno e denunciati sempre da Borrelli. "La necessità di immortalare questa vergognosa scena, senza alcuna colpa del minore, ha la priorità sull'importanza di evitare drammatici episodi in mare. Non importa se davanti c'è un'altra imbarcazione, un sub, un kayak. Quello che conta è finire il video – aggiunge Borrelli – di fronte a questi episodi l'unica cosa da fare è risalire ai protagonisti e segnalare agli assistenti sociali il caso per verificare se i minori coinvolti non vengano obbligati anche in altri contesti a tenere comportamenti pericolosi per la loro incolumità per il mero divertimento degli adulti".

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